Settima tifoseria del girone C di Serie C, 20esima squadra in classifica: è uno dei tanti paradossi della Fidelis Andria edizione 2022/23, retrocessa nell’ultimo turno complice il ko di Latina. Alla base della caduta in Serie D ci sono diverse motivazioni: su tutte la mancanza di continuità, trovata soltanto nella coda di stagione, dove prima della sconfitta del Francioni erano maturati 12 punti in 7 partite, quelle giocate dal ritorno alla guida della squadra biancoazzurra di Mirko Cudini. Così, mentre in città si susseguono interrogativi riguardanti l’identikit di chi sarà chiamato a garantire continuità societaria nell’anno della ripartenza dai dilettanti, Andria può confidare in una certezza: il suo tifo.

Scorrendo infatti i dati del portale specializzato Transfermarkt.it, si scopre che per numero di presenze sugli spalti del Degli Ulivi nelle 19 partite casalinghe di campionato la Fidelis è al settimo posto: 44.361 nel complesso, per una media di 2.335 a partita. Al di là del Catanzaro schiacciasassi, capace di dominare anche questa graduatoria con 7640 spettatori per partita (oltre 145mila nel complesso), davanti all’Andria ci sono il Foggia con 4768 tifosi per gara, il Crotone a 4453, il Pescara a 3845, l’Avellino a 3436 e il Potenza a 2410. Tutte squadre, eccezion fatta per gli irpini, che hanno chiuso la stagione con la B in tasca o nei playoff.

Paragonando i numeri di Andria a quelli delle altre pugliesi e lucane che saranno di scena negli spareggi promozione, poi, il confronto si fa ancora più ricco di rammarico: il Cerignola, quinto in campionato, ha portato in media allo stadio 1867 tifosi, il Monopoli – settimo in classifica sul campo – 1608. Il Picerno, sesto nella regular season, è diciottesimo nella classifica del tifo con 583 spettatori sugli spalti del Curcio per partita. Numeri che spiegano come la squadra e la società non siano state all’altezza di una piazza che non ha mai mollato, nonostante una classifica che non ha mai visto la Fidelis al di fuori della zona playout dal fischio d’inizio della stagione. Da quei 44.361 portati sugli spalti del Degli Ulivi, allora, occorrerà ripartire. Con vista su una seconda parte di primavera che si preannuncia calda.