Lo spettacolo dei circa mille andriesi sugli spalti del “Francioni” non basta alla Fidelis per portare a casa quantomeno i playout. La squadra di Cudini retrocede direttamente in serie D dopo una rincorsa comunque importante arrivata però troppo tardi e cioè proprio dal ritorno del tecnico sulla panchina andriese. Per valutazioni e futuro ci sarà tempo, la certezza è che la piazza andriese perde dopo due anni il professionismo dopo una stagione nata con le migliori intenzioni ma terminata come peggio non poteva. Il Latina conquista i playoff e sfrutta soprattutto la ripresa per conquistare questo obiettivo. Cudini conferma in blocco la squadra che ha vinto domenica scorsa contro l’Avellino. Fidelis dunque schierata con il 4-3-3 ed attacco affidato a Ventola, Bolsius e Micovschi. Marino in cabina di regia anche a causa della indisponibilità di Arrigoni: per lui solo panchina. Per il tecnico Di Donato, invece, il classico 3-5-2 con Ganz e Fabrizi con Riccardi ad agire più avanzato alle loro spalle. Partono forte i padroni di casa con la Fidelis un po’ sulle gambe nei primi minuti. Fabrizi entra in area e calcia da posizione defilata dopo neanche due minuti, Savini respinge con i pugni. Ma al primo affondo arriva il gol della Fidelis: Costa Ferreira illumina per Micovschi bravissimo a destra a tenere palla ed a servire arretrato Ventola che di destro batte Tonti sul palo più lontano. E’ festa per i circa mille spettatori provenienti da Andria. Una festa che però dura davvero poco. Un film già visto in questo campionato con i biancazzurri ad arretrare il baricentro ed a lasciare spazio alla reazione del Latina che pareggia dopo neanche sette minuti: questa volta la manovra si sviluppa a destra con Di Livio al centro per Ganz bravo ad anticipare tutti ed a battere Savini. Momento di sbandamento per la squadra di Cudini con Fabrizi che vince il duello con Borg e calcia di destro, palla di poco sul fondo. La Fidelis si ricompatta e tiene a bada le scorribande di casa con un lungo possesso palla e qualche potenziale incursione. Poco oltre la mezz’ora è solo il tiro di Riccardi a svegliare comunque dal torpore il “Francioni”. Subito cambio nella ripresa con Salandria al posto di un ammonito Ciotti. Ma la Fidelis parte male con il Latina subito vicino al vantaggio: Savini dice di no due volte sulle conclusioni ravvicinate di Ganz che prima di testa e poi con il piede si vede respingere il tocco dall’estremo difensore ospite. Ancora Savini protagonista su Carrisoni il cui tiro su assist di Di Livio è salvato. La Fidelis fatica ed è Riccardi a calciare bene dal limite, palla alta. Ma la pressione di casa è premiata dal gol che decide la gara. Difesa sbilanciata e Carrisoni tutto solo salta Delvino e batte Savini. Il gol è una doccia gelata per la squadra di Cudini che riesce a trovare solo una rovesciata acrobatica di Ekuban in area senza impegnare Tonti. Estremo difensore di casa molto più bravo sul tiro di Bolsius nel cuore dell’area di rigore. Troppo poco però per riuscire a pareggiarla compreso il tocco di Ekuban in area da pochi passi che finisce sul fondo in pieno recupero. Sarebbe bastato anche un pareggio ma alla fine non è così. La Fidelis torna tra i dilettanti dopo due anni ed ora spazio alle tante problematiche per il futuro.