«Il nome di Egidio Fasanella non è inscritto solo nell’albo dei Presidenti, affisso nella sala del Consiglio Comunale di Andria, ma è inciso di diritto in molti altri contesti: in quello del Rotary, di cui è stato presidente molto attivo; in quello sociale, strettamente collegato alla professione medica, intesa come missione profonda a servizio degli altri. Ma il contesto, che ci ha visti sempre insieme dalla stessa parte, è quello Politico, di una politica intesa “veramente” come servizio, quasi una continuazione della professione. Senza limiti, senza risparmio, con slancio». Lo scrive in una nota il consigliere comunale Nino Marmo (Movimento Pugliese) ricordando Egidio Fasanella, scomparso recentemente.

«Ricordo bene quando, aperto un comitato elettorale a San Valentino e passate le elezioni, si rese conto con grande commozione che lì c’era bisogno di un presidio stabile, di un punto di ascolto per una inimmaginabile molteplicità di esigenze, di necessità, di grida di aiuto. Decise, così, a totale suo carico economico, di proseguire il lavoro con un patronato al servizio del quartiere, svolgendo un ruolo importante di supplenza alle istituzioni, perché Egidio era una istituzione, lo ripetiamo, non solo nel campo politico.
Quando si doveva avviare una iniziativa, era spontaneo chiedersi: ma Egidio cosa ne pensa? Cosa propone di fare? Oppure quando ci s’incontrava per decidere su un nuovo progetto e non si poteva non parlare con lui. Ecco cos’era Egidio per molti di questa parte della politica, e non solo, un punto di riferimento stabile, un professionista senza il quale non poteva prendere avvio alcuna iniziativa politica. Sempre pronto con slancio e intelligenza a mobilitarsi per una causa giusta.
Oltre trenta anni di vita politica insieme, senza che mai dimenticasse di essere un repubblicano e un liberale per cultura e inclinazione, con caratteristiche proprie: una Persona per bene, gioviale, austera e disponibile, sincera e leale. In politica non è poco.
Il Patto per Andria, insieme a molti altri amici, verso la nascita di quella che è stata definita la “seconda repubblica”, poi Forza Italia e il PDL e la congerie di movimenti moderati e liberali. Offriva sempre la sua capacità carismatica e movimentista capace di coagulare non solo consenso, ma attenzione, ascolto e séguito.
Con lui si avvia a conclusione un’epoca densa di emozioni e momenti di vita entusiasmanti, sempre da protagonista, con la forza di chi non aveva bisogno della politica, ma che piuttosto era utile alla politica. Una passione che lo inseguiva e lo aspettava ancora, un ardore che di sicuro mancherà all’attuale scenario politico, sempre più disgregato».