L’ARPA Puglia spiega nel dettaglio quanto accaduto con la centralina di via Vaccina ad Andria e lo fa tornando sul tema con il suo direttore e cioè Vito Bruno. Una spiegazione chiara che toglie ogni altro dubbio ma conferma anche un tema abbastanza rilevante già sollevato dai nostri servizi a luglio dello scorso anno: il cantiere inevitabilmente è una fonte di inquinamento che va monitorata ed eventualmente mitigata. Tutto molto chiaro, tutto molto semplice. Il direttore Vito Bruno, però, spiega anche il motivo della cancellazione dei dati sul PM10 da agosto scorso della centralina di via Vaccina dal sito dell’ARPA, una problematica, anche questa, sollevata nel corso dei nostri servizi.

Dunque la centralina continua a registrare i dati che però non rientrano più nel monitoraggio nazionale a causa del cantiere stesso che diventa una inevitabile interferenza. Tutto chiarito o quasi anche perché si spera che quel monitoraggio così capillare fatto dalla centralina ARPA di via Vaccina alle opere di interramento possa contribuire a rendere più sostenibile il cantiere stesso. D’altronde se non ci fossero stati quei dati dell’ARPA probabilmente nessuno si sarebbe chiesto se il cantiere avesse o meno un impatto sulla qualità dell’aria nei punti in cui è in corso facendo magari correre ai ripari in diversi dettagli fondamentali come la pulizia dei camion per il trasporto o la copertura di quanto trasportato e così via.

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