Cinque punti nelle ultime 12 partite, tre gol fatti da fine novembre a oggi, ultimo posto a -2 dalla Viterbese e -6 dalla terzultima posizione. Sono i numeri che inchiodano la Fidelis Andria in coda al girone C di Serie C dopo 27 turni di campionato. Lo 0-0 contro il Pescara ha permesso di mettere alle spalle il fragoroso ko di Catanzaro ma non ha garantito ai biancoazzurri il cambio di passo necessario per confidare nella salvezza. Nella gestione affidata a Bruno Trocini, avviata meno di un mese fa e passata per la rivoluzione tecnica dettata dal calciomercato, sono maturati tre pareggi e due ko: media punti di 0.6 a partita, più bassa dello 0.81 in 11 gare con Diaw Doudou alla guida e vicina allo 0.63 dell’era Cudini. Pur cambiando il manico, il passo della Fidelis non ha subìto variazioni significative. C’è però da registrare un ritorno al passato: contro il Pescara si è rivisto il 4-3-3 di inizio stagione.

Quella di domenica prossima sa di tappa cruciale per la stagione della Fidelis: trasferta a Messina, sul campo della terzultima in classifica che nel 2023 ha decisamente cambiato passo, con 14 punti in sette uscite ufficiali.

In Sicilia non ci sarà Ciotti, espulso per doppia ammonizione contro il Pescara e appiedato dal giudice sportivo. Quel giudice sportivo che ha anche comminato una multa che fa discutere: 2500 euro per cori contro la tifoseria ospite. «Evidentemente per questo non hanno sentito i tanti cori della tifoseria ospite contro la nostra città sino alla loro uscita dall’impianto – sottolinea l’ad della Fidelis, Pietro Lamorte – pagheremo ma le regole vanno rispettate da tutti. Evidentemente i commissari di campo giunti al “Degli Ulivi” avranno avuto udito da un solo orecchio, probabilmente causato dalle molteplici bombe carta scoppiate dai tifosi ospiti domenica scorsa al loro arrivo all’esterno dello stadio».

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