Felice Lotti, 27enne di Andria, rischia dieci anni di carcere per il tentato omicidio di due persone avvenuto il 6 aprile 2021 in un cortile condominiale di via Indipendenza, a pochi passi da quella che sarebbe diventata la Questura Bat, ancora in fase di ultimazione dei lavori. Nei suoi confronti è stato celebrato il processo con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Trani, a cui il pm ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco, ricettazione e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Quel giorno Lotti avrebbe sparato ad un 30enne, suo conoscente, ferendolo all’inguine e ad un amico che era con lui, ferito di striscio alla caviglia sinistra. Il 30enne venne trasportato in codice rosso all’ospedale di Andria e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. A distanza di tempo non sono ancora stati chiari i motivi che hanno spinto il 27enne a sparare, forse di natura privata. L’indagato, dopo il fatti del 6 aprile 2021, venne rintracciato e arrestato dai carabinieri il giorno seguente a Bisceglie, nonostante fosse sottoposto alla misura di sorveglianza speciale e obbligo di soggiorno nel comune federiciano. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia ammise le sue responsabilità negando l’intenzione di uccidere i due soggetti, anche se una testimone ha raccontato di essere stata fermata dall’imputato che chiedeva dove fosse il 30enne, dicendo di volerlo uccidere. Secondo lo psichiatra forense nominato dal giudice Felice Lotti era perfettamente in grado di intendere e di volere al momento della sparatoria, parere opposto al consulente della difesa. I suoi avvocati Raffaele Losappio e Magda Merafina hanno infatti chiesto la riqualificazione del reato di tentato omicidio in lesioni personali, invocando il riconoscimento delle attenuanti del vizio parziale di mente e della provocazione. La sentenza è programma per il 7 dicembre.