Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Barchetta, in risposta alla lista civica Futura.
«Apprendo col sorriso la confusa nota di ”risposta” (in merito alla mia denuncia sulla nuova antenna in Via Buozzi) dei consiglieri di “Futura” Vincenzo Montrone e Michele Bartoli. Questi, invitano il sottoscritto “a studiare”. Un invito che accetto con piacere: nella vita non si finisce mai di studiare, e non si può amministrare senza studiare. È ciò a cui mi dedico anche nell’impegno politico. Mi piacerebbe che anche Bartoli e Montrone facciano lo stesso. O quantomeno che si limitino alla lettura dei testi principali come i regolamenti comunali, tra cui quello sulla installazione delle antenne approvato nel 2016. A Roma, invece che accompagnare me, accompagnino pure qualche compagno del PD, di cui sono da sempre appendice, alle prossime politiche. O, forse, farebbero meglio a concentrarsi sulla città.
Mi dispiace altresì, che si siano immolati nella difesa dell’assessore di riferimento della loro lista, il quale potrebbe dare lezioni sì, ma più di “galleggiamento”, (usando una metafora balneare al passo col periodo estivo), tra destra e sinistra, piuttosto che di buona politica, visto che non ha avuto neppure il garbo istituzionale di dimettersi dal Consiglio di Amministrazione del GAL, società partecipata dal Comune di Andria.
Ma rimaniamo ai fatti in questione: lo stesso assessore, già nella risposta all’interpellanza, ammise di non essere a conoscenza della richiesta se non dopo il decorso del termine del silenzio assenso. Da parte mia non c’è nessuna limitazione all’iniziativa privata, ma occorre autorizzare rispettando le regole e nel rispetto degli altri operatori economici che le ottemperano. È ovvio che installando una antenna l’unico utilizzo che se ne può fare successivamente all’attivazione è quello per cui è stata realizzata, se poi l’Assessore immagina altri usi possibili per una antenna ripetitore ce lo dica; magari, saremmo gratificati ad essere un caso unico in Italia. O potrebbe essere anche un volano per il turismo, visto che lo stesso Troia ne sarebbe responsabile».