«Vorremmo ringraziare tutte le persone che nel momento doloroso della perdita di Giuseppe hanno operato per aiutarci, per realizzare le sue volontà e per farci sentire il loro affetto. Per desiderio di riservatezza e per rispettare i desideri di Giuseppe, non ci sono stati riti pubblici né comunicati ufficiali. Lui aveva deciso che sarebbe andato via in silenzio e che avrebbe donato tutti i suoi organi per permettere a quante più persone di sopravvivere o di avere una vita migliore, atto quest’ultimo che è stato realizzato pienamente, regalando a Lui un ultimo sorriso e a noi un po’ di serenità». Sono le parole contenute in una lettera a firma della mamma, Grazia Martino, e dalla famiglia di Giuseppe Bozza il 58enne collaboratore scolastico del Liceo “Troya” di Andria scomparso negli scorsi giorni dopo un grave incidente stradale su cui indaga ancora la Procura di Trani. Una lettera di ringraziamenti quella affidata alle nostre pagine che riportiamo integralmente.

«Ma, sia pure in questo rispettoso silenzio, è anche giusto mettere in evidenza l’opera di chi ha aiutato Lui e noi. Perciò, ci preme far risaltare l’opera di tutto il personale del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale “Bonomo” di Andria, i medici e le infermiere che si sono prodigati ben oltre il semplice dovere professionale, con una generosità rara e con una commossa partecipazione al nostro dolore, persone per le quali qualsiasi ringraziamento non sarà mai abbastanza. Parimenti, la nostra riconoscenza va al Cappellano dell’ospedale, che ha benedetto Giuseppe e dato a noi conforto, alla Direzione sanitaria, che ha agevolato, con umana sensibilità, i nostri atti in ore davvero difficili, e alla Polizia Urbana di Corato, che si è impegnata per aiutarci in ogni modo, con altrettanta comprensione al di là degli atti burocratici, in una situazione che ci colpisce pesantemente».

«Purtroppo, a causa delle circostanze della sua morte, in un incidente stradale, siamo stati costretti a sospendere, per il momento, alcune delle sue disposizioni testamentarie, come quella della cremazione, e a procedere alla sepoltura nel cimitero di Andria. Poi, siamo stati travolti dal calore umano che tutti quelli che hanno conosciuto Giuseppe hanno manifestato a noi direttamente e con dichiarazioni pubbliche su mezzi di informazione e social, a cominciare dalle bellissime parole dei ragazzi del Liceo “Carlo Troya”, in cui lui è stato alunno e poi collaboratore scolastico: tutta una vita. Perciò, riteniamo opportuno rendere partecipi tutti della possibilità di un ultimo saluto. Fino a data che non ci è ancora possibile sapere, che sarà decisa dall’autorità giudiziaria, Giuseppe resterà nel campo 2A del cimitero andriese. Chiunque vorrà, può andare a trovarlo. E’ l’unico modo concreto che abbiamo per dire grazie a quanti hanno voluto bene a una persona buona e piena di luce come il nostro caro Giuseppe».