Che cosa accadrà da oggi al cantiere per l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria? E perché è così importante l’approvazione arrivata venerdì scorso del progetto esecutivo? Sono alcune delle domande che abbiamo posto questa mattina al Direttore Generale di Ferrotramviaria, l’Ing. Massimo Nitti che ci ha spiegato cosa è successo venerdì scorso e come questo influisce sui lavori già in corso: «Venerdì c’è stata la validazione definitiva del progetto esecutivo delle opere e quindi il RUP ha comunicato al direttore dei lavori la consegna definitiva dei lavori. Da oggi – ricorda l’Ing. Nitti – partono formalmente i 574 giorni per completare l’opera». In realtà il cantiere è in movimento già dal gennaio dello scorso anno grazie ad una consegna provvisoria che ha permesso di far realizzare gran parte delle opere preliminari come la rimozione completa delle infrastrutture, la bonifica bellica, l’individuazione di tutti i sottoservizi ed anche la predisposizione di micropali: «Questa è forse una delle opere ingegneristiche più importanti – spiega l’Ing. Nitti – i micropali serviranno a creare delle paratie di sostegno prima degli scavi veri e propri visto che parte dei lavori si svolgono su di un tracciato che confina con le abitazioni. Un’opera molto complessa nel suo insieme che è divenuta ancor più difficile anche a causa della congiuntura internazionale – spiega ancora l’Ing. Nitti – che sta rendendo più difficile l’approvvigionamento di acciaio necessario».

Già in queste prossime settimane si procederà con l’inizio degli scavi in più punti dei 3 chilometri di percorso. «Obiettivo – dice ancora l’Ing. Nitti – sarà quello di non creare fratture nella città. Per questo ci concentreremo subito sui passaggi pedonali mentre per quelli carrabili cercheremo di mantenere la viabilità ordinaria seppur con qualche variazione». Un concetto ribadito anche ieri dall’Assessore alla Viabilità Pasquale Colasuonno che ha già parlato di parziali chiusure con un invito chiaro a ripensare alla mobilità di ogni cittadino. «Andria avrà una sorta di metropolitana leggera – ha ricordato l’Ing. Nitti – che grazie al finanziamento dei progetti cosiddetti PINQUA e grazie alle ulteriori opere coperte dai fondi del PNRR, sarà una vera rivoluzione per il territorio». Fulcro del progetto gli attraversamenti carrabili e quelli incrementati pedonali e ciclabili su tutta la tratta: «Stiamo lavorando alacremente anche per assicurare – ha detto l’Ing. Nitti – un arredo urbano curato nei punti in cui ci sarà la trincea». Accanto ai lavori, che potrebbero comunque durare ancora anni se si pensa anche al collegamento finale tra Andria Nord e Barletta per cui ci sarà un nuovo finanziamento, c’è da sperare che si attivi al più presto la stazione di Andria Sud. Lavori completamente finiti sull’intera tratta che va dalla città federiciana a Corato, come ci spiega l’Ing. Nitti, con una parte burocratica però ancora da terminare. «L’obiettivo è quello di riprendere l’esercizio al più presto possibile – ci dice il DG di Ferrotramviaria – l’intera tratta è sorvegliata h24, le opere sono finite da tempo ed è tutto elettrificato. Abbiamo già subito diversi danni. Nei giorni scorsi dalla stazione di Andria Sud sono stati rubati 200 metri di cavi». L’iter per l’autorizzazione all’esercizio sta procedendo anche se formalmente, da Ferrotramviaria, sperano di poter completare entro maggio le tre diverse procedure autorizzative. «Entro questo mese consegneremo i set documentali per l’infrastruttura e per il controllo ed il segnalamento. Mancherà solo l’ultimo tassello che concluderemo entro maggio – ha detto l’Ing. Nitti – poi toccherà ad ANSFISA accertare che la rete risponde ai nuovi standard a cui siamo sottoposti». Questa verifica potrà durare massimo cinque mesi dal ricevimento dell’incartamento dunque entro il mese di ottobre se tutte le carte saranno consegnate nei tempi previsti.