«Con grande dispiacere e commozione ho appreso della scomparsa, in quel di Spello, dell’andriese Cosimo Piccolo. Uomo innamorato della sua città natale, che ha sempre portato nel cuore, celebrandola pure in diversi suoi scritti». Lo scrive in una nota il Sindaco di Andria Giovanna Bruno.

«Proprio a palazzo di Città lo scorso anno è stato presentato un suo libro, e qualche mese addietro abbiamo vissuto il gemellaggio con la Città di Spello, dove è stato inaugurato, su sua iniziativa, il monumento alla civiltà contadina. Spello è diventata la sua seconda casa, accogliendolo amorevolmente e standogli accanto nel suo percorso politico e di attivismo culturale. Uomo mite, costruttore di legami veri, pieno di passione per la vita. La scorsa settimana, nonostante il suo precario stato di salute, ha partecipato a distanza alla presentazione dei suoi ultimi due testi, uno dei quali (“l’altra metà del cielo”), un omaggio appassionato al mondo femminile e alle storie di donne che hanno vissuto, con dignità e coraggio, la loro condizione di persone immerse nella storia. Ciao Cosimo, con te va via un pezzo di genuina umanità».

Nella sua città natale Cosimo Piccolo era stato, l’ultima volta, per presentare il 19esimo dei 22 libri che ha avuto tempo e modo e soprattutto energia e amore di scrivere, quello intitolato “Personaggi del ‘900 ad Andria”. La presentazione, nell’auditorium del Chiostro di San Francesco, aveva coinvolto tanti andriesi e soprattutto tanti andriesi che, nel tempo, erano stati classe dirigente di questa città.

E per Cosimo Piccolo che di questa città è stato a suo tempo, consigliere comunale e assessore ai Servizi Sociali, è stato l’ennesima occasione per alimentare quelle radici con la sua terra che spiegano tutta la sua vita, il suo impegno.

E che hanno costituito poi l’oggetto della ventesima pubblicazione “Da Andria olivata a Spello infiorata” con tanto di prefazione del sindaco, Giovanna Bruno.

Anche questo libro documenta la vita piena di Cosimo Piccolo divisa tra Andria e Spello, la città umbra di adozione dove è stato accolto con grande coinvolgimento sin dal 1990, l’esperienza di missionario in Francia, Germania, Algeria con i piccoli fratelli di Charles de Foucauld, in Amazzonia, di docente, di politico, di padre, di scrittore, di maratoneta.

Nelle settimane scorse il Sindaco lo aveva raggiunto a Spello per l’inaugurazione di un monumento dedicato al contadino, un altro risultato della sua frenetica attività di uomo che non ha dimenticato le sue umili, ma robustissime radici familiari contadine.

Nei giorni scorsi, il 7 e l’8 marzo, a Spello, sono stati presentati anche gli ultimi due lavori editoriali ai quali aveva assistito da remoto perché già molto malato: “Il sogno che mi ha liberato-Diario di una vita” e “L’altra metà del cielo”, dedicato a tutte le donne che hanno avuto un ruolo nella sua formazione, libri presentati da un suo amico andriese fraterno, Vito Di Canio. Se ne è andato questa notte a Spello a 76 anni.