Dopo l’interpellanza sul ruolo della città di Andria nella ricognizione regionale dei beni culturali per intercettare fondi dal PNRR, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Barchetta interroga l’amministrazione Bruno sulla legittimità dell’installazione di nuovi ripetitori di telefonia in città; l’ultimo, su un immobile sito in via B. Buozzi ang. Via Berna.

Barchetta ricorda la presenza di un Regolamento comunale, approvato il 30/11/2016, da rispettare; per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazioni e radiotelevisivi (operanti nell’intervallo di frequenza compresa tra 0 Hz e 300 GHz) e per la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici.

Il consigliere di FdI spiega: «E’ un tema delicato, la salute dei cittadini andrebbe messa al primo posto. Eppure constatiamo l’assenza di interventi in merito alla questione. Si vuole comprendere se siano stati rispettati tutti gli articoli e i punti del Regolamento, che tutela la popolazione da eventuali rischi». Poi elenca le domande che faranno parte di una interrogazione consiliare nella seduta del prossimo 15/02. Si chiede «quale procedura è stata adottata per il rilascio della suddetta autorizzazione; se all’atto del rilascio sono stati rispettati i procedimenti autorizzatori; se all’atto della istruttoria autorizzativa sono stati verificati i punti del Regolamento richiamati in premessa a questa interpellanza e in particolare se è stato interpellato il gestore per la proposta di realizzazione dell’impianto su una delle torri faro dello stadio comunale; se successivamente all’autorizzazione sono state messe in atto e/o sono in corso, le attività di vigilanza e controllo previste all’art. 11 del Regolamento; se il Comune di Andria – Settore Ambiente – ha provveduto ad aggiornare il catasto comunale delle sorgenti elettromagnetiche così come previsto all’art. 8 del Regolamento, preso atto che gli impianti di telefonia mobile sono in continuo aumento in città e sono in aggiornamento gli esistenti con la tecnologia 5G; infine, se vi sono agli atti dell’Amministrazione altre richieste di gestori telefonici interessati ad installare impianti su siti pubblici piuttosto che privati e se sono in corso di istruttoria».