Non sarà efficace e cattiva a sufficienza ma non è nemmeno fortunata. Ritratto della Fidelis Andria in questa prima parte di 2022. Se la sconfitta di Coppa Italia nella semifinale di andata contro il Sudtirol – giocata in 9 per 70 minuti – non fa testo, i due punti maturati nelle prime tre partite di campionato dell’anno solare sono frutto di un paio di disattenzioni difensive, delle ferite tecniche di una squadra convalescente ma anche della sorte che sembra aver voltato le spalle a Casoli e compagni. In attesa di capire quale sarà il futuro della panchina biancoazzurra – nel derby di Foggia dovrebbe toccare ancora alla coppia Di Leo-Di Bari ma Nicola Legrottaglie e Massimiliano Tangorra restano opzioni sullo sfondo per il dopo Ginestra- c’è un dato di cui tener conto: negli ultimi 270 minuti giocati la Fidelis ha colpito ben cinque legni.

Una trafila avviata nello 0-0 sul campo della Vibonese. L’ha inaugurata in Calabria Bortoletti, facendo tremare la porta di Marson trovando la traversa su cross di Casoli, l’ha proseguita Di Piazza, mettendo a sedere con una finta il diretto marcatore su invito di Bubas e cogliendo in pieno il palo da pochi metri. Anche nel ko per 1-0 contro il Campobasso non poteva mancare l’impatto sul palo: a trovarlo ancora Di Piazza, sullo 0-0. Partenza sul filo del fuorigioco su lancio di Alcibiade, sterzata in area, sinistro a giro e pallone che si stampa sul secondo palo a portiere battuto. Pokerissimo raggiunto infine nel match infrasettimanale del Degli Ulivi contro il Catania: questa volta però sul palo colto da Bubas di testa dopo la deviazione di Sala si è fatto trovare in agguato Risolo, bravo a siglare il suo primo gol con la Fidelis. Meno fortunato Gaeta: sull’1-0 l’ex Paganese è stato bravo nel controllo e nel tiro ma il suo sinistro da 10 metri si è infranto ancora una volta sul palo. Prequel all’1-1 catanese, arrivato nel secondo tempo con Russotto, aiutato – lui sì – dal bacio del palo.

Certo è che la fortuna non sta accompagnando la Fidelis in questo momento: di buono c’è la reazione di squadra, arrivata dopo l’interruzione del rapporto con Ginestra e l’arrivo del tandem Di Leo – Di Bari in panchina. Prossima tappa, il derby di domenica a Foggia contro i rossoneri di Zeman. Dove sarà tempo di cercare una vittoria che in campionato manca da più di due mesi, dal 2-3 del 28 novembre a Messina.