«Leggiamo sulla stampa che la Cgil Funzione Pubblica della Asl Bt ha realizzato un questionario sulla valutazione del clima interno – dice Alessandro Delle Donne, Commissario Straordinario della Asl Bt – e ne siamo innanzitutto sorpresi perchè nulla abbiamo saputo di questa iniziativa e pertanto non possiamo che disconoscerne gli esiti ma soprattutto il metodo usato. Poi leggiamo che hanno partecipato solo una minimissima parte dei dipendenti, appena 180 (non sappiamo se responsabili o non, se dipendenti a tempo indeterminato o non, in forma anonima e questo non conferisce alcuna obiettività alla indagine, per come avviata e conclusa), cioè il 4,5 per cento del totale, considerando che stiamo a quota 4mila. I dati, quelli riportati dalla stampa e commentati dalla Cgil Bat, sono, a dir loro, negativi e ci piacerebbe poter conoscere il dettaglio di questa iniziativa. Vorremmo infatti confrontarla con il progetto regionale, nonchè nazionale, realizzato anche nella Asl Bt nel 2016 e nel 2019 e interamente gestito dal Laboratorio MeS della Scuola Sant’Anna di Pisa (i risultati sono pubblicati sul Portale della Salute). In quelle occasioni la Regione Puglia, per il tramite dell’AReSS, diede incarico alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa di valutare il clima interno su più di 39mila dipendenti del sistema sanitario regionale sulla base di uno strumento di indagine validato nel 2004 e poi revisionato nel 2008 e nel 2012. Cioè la regione e quindi anche la Asl Bt, invece di costruirsi un questionario in casa e di somministrarlo in qualche modo ai propri dipendenti in maniera autoreferenziale per poi leggerlo e valutarlo in autonomia, decise di affidarsi agli esperti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che in materia vantano una esperienza senza paragoni, poiché lo stesso progetto è stato portato avanti in moltissime regione d’Italia. E invece noi abbiamo esperti in materia in casa e non lo sapevamo! La curiosità di valutare il lavoro di indagine svolto è davvero moltissima. Inoltre la stessa Regione Puglia, nonché la Scuola Sant’Anna di Pisa, hanno poi interrotto il progetto considerando che da inizio 2020 il Covid-19 ha completamente stravolto assetti, procedure, organizzazione e che il mondo della sanità nella sua globalità ha dovuto rispondere – sulla base di indicazioni ministeriali – a una pandemia senza precedenti storici. E invece la Cgil Bat ha deciso di portare avanti la propria indagine sul clima interno proprio in epoca pandemica. Anche questo resta un elemento di curiosità che renderà la lettura del documento completo ancora più interessante».

«In ogni caso appare doveroso rispondere agli stessi esponenti della Cgil, autori di note pubblicate nei giorni scorsi esclusivamente dal sito Andriaviva, relative alla presunta mancanza di confronto e dialogo. Questa Direzione nel corso del proprio mandati ha svolto 130 incontri tra delegazioni trattanti, tavoli tecnici e cabine di regia sia in presenza che a distanza. Solo nel periodo più critico legato all’emergenza Covid-19, il confronto è stato garantito e promosso mediante 60 incontri che hanno condotto all’approvazione di importanti atti e regolamenti aziendali a tutela del lavoro, dei lavoratori e dei diritti sindacali. A tal proposito, si ricorda l’impegno di tutte le parti per l’approvazione del “Contratto integrativo decentrato – parte normativa 2016-2018 per il personale del Comparto” nell’ambito del quale sono stati recepiti i regolamenti circa il conferimento e revoca degli incarichi di funzione per il personale del ruolo amministrativo e tecnico-professionale, sanitario e tecnico-assistente sociale e il regolamento per la disciplina dell’orario di lavoro. Ancora, si evidenzia che si è provveduto alla definizione di atti e protocolli strategici, in corso di approvazione, quali: il “Protocollo sulle relazioni sindacali” e sui “servizi pubblici essenziali e diritto di sciopero”, il regolamento su “attività libero professionale”, il regolamento “per il conferimento e revoca incarichi e relativa graduazione delle funzioni” per la dirigenza Area Sanità e PTA. Con riferimento a quest’ultima Area, si rammenta che proprio la CGIL FP, dopo aver paventato un iniziale stato di agitazione del personale, ha promosso e ottenuto la sospensione dei lavori del relativo tavolo tecnico “nelle more dell’approvazione del nuovo atto aziendale”. Degna di attenzione è altresì  la regolamentazione dei principali istituti contrattuali sia legati alla conciliazioni vita-lavoro quali l’approvazione dei “Regolamenti di disciplina dell’istituto delle ferie e riposi solidali” a favore del personale del comparto, della Dirigenza Area Sanità e PTA dell’ASL BT e del “Piano operativo Aziendale sul lavoro agile”, nonché quelli legati alla gestione dell’emergenza sanitaria e alla misure/incentivi relativi alla campagna vaccinale (turni aggiuntivi Covid e vaccinazioni, straordinario covid, etc). Si è provveduto, inoltre, alla istituzione degli “Organismi Paritetici per l’Innovazione” per ciascuna Area contrattuale ed alla nomina del Presidente e Segretario, nonché all’approvazione dei relativi regolamenti. L’operatività dei predetti organismi ha prodotto la definizione delle linee guida ed i criteri circa l’esonero dei turni di reperibilità e di guardia notturni per i lavoratori dell’area sanità che hanno superato il 62 anni di età. Da non trascurare è stato l’impegno di questa Azienda nella definizione dell’accordo decentrato aziendale circa modalità di riparto dei fondi di cui all’art. 1, comma 1, D.L. 18/2020, conv. in L. 27/2020 e modif. dal D.L. n. 34/2020 di cui all’Accordo Sindacale Regionale del 28/05/2020 con la definizione della platea dei beneficiari di cui alle fasce di merito B), C) e D), conclusosi in data 8/11/2021 dopo più di un anno di trattative e confronti.A tal proposito, corre l’obbligo ricordare che proprio codesta sigla sindacale in quella sede ha formulato delle richieste ed integrazioni a verbale, di cui questa Azienda ha altresì tenuto conto, perché ritenute meritevoli di accoglimento (vedasi Dirigenti Veterinari del Dipartimento di Prevenzione e dipendenti amministrativi della Aree, che sono stati inseriti in fascia D).Non altrettanto collaborativo è stato, invece, l’atteggiamento di questa sigla nell’ambito delle delegazioni trattanti per tutte e tre le Aree Contrattuali per la sottoscrizione delle ipotesi di C.C.I. sui fondi contrattuali – anno 2020; contratti sottoscritti con riserva da tutte le sigle legittimate alla sottoscrizione, tranne che dalla CGIL FP, seppur presente, pur nella consapevolezza che la mancata sottoscrizione avrebbe certamente comportato il mancato riconoscimento della produttività e della retribuzione di risultato. Nell’ambito della su citata ultima delegazione trattante, la parte pubblica si è impegnata alla immediata definizione dell’accordo integrativo per la progressione economica orizzontale per il personale del comparto – anno 2021, di immediata approvazione nel prossimo incontro di delegazione trattante, già fissato per il 21/12 p.v. Alla luce di quanto sopra detto, pertanto assolutamente pretestuosa e soprattutto fuori luogo appare la censura circa la mancanza di “opportunità di crescita professionale, dei criteri di selezione”. A tal proposito, si evidenziano: l’indizione delle diverse procedure di stabilizzazione del personale precario per profili e ruoli diversi ai sensi dell’art. 20, co. 1 e 2, D.Lgs. 75/2017; l’indizione delle procedure interne mediante passaggio orizzontale, nell’ambito della stessa categoria, tra profili diversi dello stesso livello economico, ai sensi dell’art. 17, comma 3, del CCNL del 07/04/1999, nonché del Regolamento Aziendale per i passaggi interni nel sistema di classificazione del personale – Area Comparto, approvato giusta deliberazione n. 1172 del 18/08/2008; le selezioni interne ai sensi e per gli effettidell’art.22, co.15, del D. LGS. 75/2017, per la progressione verticale tra categorie riservata al personale a tempo indeterminato di questa ASL BT per profili vari».

«La Cgil Bat, per il tramite dei suoi esponenti e rappresentanti – conclude Delle Donne – dovrebbe impegnarsi, più che nell’alimentare quotidianamente un clima di tensione in modo artatamente denigratorio, a utilizzare le occasioni ufficiali nonché gli strumenti e le procedure ufficiali per svolgere la propria attività sindacale».