«Se non fosse stato per un sindacato (CSA), che ha sollevato sostanziali e insuperabili illegittimità nei concorsi dell’Amministrazione comunale, si sarebbe gridato sicuramente allo scandalo contro la “minoranza scellerata e senza vergogna”, con un passato impresentabile, che ora denunzia alla pubblica opinione i guai che combina l’Amministrazione Bruno compreso il famigerato concorso per il comandante dei vigili urbani. Lo facciamo con senso di responsabilità, rispetto a un silenzio assordante, dentro e fuori la maggioranza, come se tutto filasse per il meglio!». Così in una nota il Movimento Pugliese composto dai consiglieri Marmo, Del Giudice e Fisfola.

 Sono tre le questioni che facciamo nostre e che rilanciamo.

1. La prima riguarda i concorsi per le categorie D. Il termine per il loro svolgimento è stato il 30 giugno. Quindi nonostante il tempo sia scaduto, l’amministrazione prosegue imperterrita pur non avendo ricevuto l’invocata proroga dalla COSFEL (Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali) che ha risposto con molta chiarezza che “la Commissione non ha competenza per prorogare termini di legge” sebbene non precluda la prosecuzione del concorso entro l’anno, “previa istanza” (che non sappiamo se sia stata inoltrata per tempo e documentata).

2. Se questo è vero per quanto sopra esposto, figuriamoci se può essere considerato regolare tutto il procedimento relativo al concorso per il comandante della Polizia Locale: 15 anni per essere espletato!

3.  Gli iniziali 39 concorrenti, dopo un immane lavoro con ben 5 determinazioni dirigenziali nell’arco di 20 mesi circa per selezionare la commissione, si sono prima ridotti a 12 per svolgere la prima prova l’11 settembre e infine a 4 soli candidati ammessi alla prova orale. Non solo. Per correggere 24 compiti (2×12), nemmeno molto complessi (6 domande a risposta aperta), ci son voluti più di 2 mesi, come se si stesse pesando il punteggio con il bilancino del farmacista. Come mai? Come si fa a svolgere un concorso dopo 15 anni? I curricula sono addirittura totalmente cambiati, a cominciare dalle foto; alcuni candidati sono ormai pensionati, altri hanno accumulato altre esperienze. Male ha fatto il commissario straordinario ad avviare il concorso, ancor peggio ha fatto l’Amministrazione, acquiescente invece di revocarlo dopo essersi insediata. Ora ci ritroviamo con soli 4 partecipanti alla prova orale del 20 dicembre mentre restano esclusi valenti professionisti!

4. Ultima questione è quella relativa alla totale incapacità di avere un rapporto costruttivo con le organizzazioni sindacali, che non hanno ricevuto ascolto in merito a tali richieste. Il confronto con le Organizzazione Sindacali, invece, avrebbe potuto e dovuto essere utile occasione per programmare lassunzione, previa autorizzazione COSFEL, di ulteriori unitàgrazie anche alle semplificazioni procedurali previste dal D.L. n.44/2021. Lattuale Amministrazione, però, che tanto lamenta la carenza di Personale negli uffici, ha preferito concludere le procedure già in atto ignorando completamente la scadenza dell’autorizzazione delle assunzioni  per l’anno 2020, fissata dalla legge al 30/06/2021.

 Al Sindaco Bruno, impegnata nelle sue trasferte, chiediamo: il mancato rispetto di questa scadenza può costituire motivo per invalidare tutte le procedure concorsuali avviate in spregio alle semplificazioni procedurali che la Legge prevede sia per i concorsi che per le progressioni verticali? Come può essere credibile un’Amministrazione Comunale che bistratta i Sindacati e non punta allo svecchiamento delle procedure concorsuali e all’efficienza  amministrativa?

Una riprogrammazione delle assunzioni di personale, necessaria alla luce della scadenza del 30/06/2021, avrebbe soltanto comportato la riapertura dei termini dei bandi già indetti. Da questa situazione, lEnte ne avrebbe ricavato maggiori benefici e vantaggi a cominciare dalla speditezza nelle procedure insieme con l’immissione di nuovo personale e di forze giovani all’interno della macchina amministrativa. Meno presenzialismo e girovagare, più governo dell’Ente, questo serve alla Città.