«L’omicidio del giovane Claudio Lasala lacera l’animo delle nostre Comunità ed interroga le responsabilità di tutti noi. Alla sua famiglia, alla Città di Barletta, esprimo a nome della Comunità Andriese, e mio personale, la partecipazione a questo dolore straziante.
È un dolore generato da un atto di ferocia inaudita, che sconcerta perché diretto verso la giovane vita di un ragazzo per bene, impegnato a costruire il suo futuro al servizio dello Stato. È un atto di ferocia inaudita che sconcerta perché realizzato da due giovanissimi, coetanei della vittima, e già intrisi di prepotenza, di arroganza, di disprezzo per la vita stessa». Lo scrive in una nota il Sindaco di Andria Giovanna Bruno, intervenendo sull’omicidio di Claudio Lasala a Barletta.
«È tempo che le Istituzioni, ad ogni livello e per ogni responsabilità esercitata, promuovano azioni costanti di educazione alla legalità, di prevenzione di fenomeni violenti. Il tutto prima ancora di giungere alla repressione, che pure lo Stato e tutte le sue componenti devono garantire. Bisogna educare, bisogna sostenere lo sforzo di tutte realtà impegnate sul territorio. I confini comunali devono essere permeabili non solo alle azioni criminali, ma anche alla contaminazione delle buone pratiche che possano dare sollievo alla convivenza civile. È di stanotte la notizia di un giovane andriese investito da un’auto, datasi alla fuga, nella piazza principale di Trani e soccorso da bravi cittadini di quella Comunità. È ora che si metta a fattor comune le risorse delle nostre città per impedire che fatti criminosi, di qualsivoglia natura, si ripetano.
Abbiamo il dovere di salvare i nostri giovani, tutti i nostri giovani, dai richiami della illegalità e della tracotanza. Condivido e sostengo l’appello rivolto dal Governatore Emiliano a tutte le istituzioni locali. Dobbiamo agire subito, affinché le lacrime che si versano in queste ore, diventino l’inchiostro con il quale le Istituzioni stesse sottoscrivono decisioni idonee a dare tranquillità alle nostre Comunità. Oggi, Claudio Lasala è figlio anche nostro».