«L’UGL esprime cordoglio alla famiglia dell’operaio di 30 anni che ha perso la vita dopo essere caduto in una vasca piena di mosto mentre erano in corso le operazioni di vinificazione in un’azienda di Andria, in Puglia. Un’altra giovane vita spezzata sul posto di lavoro, una tragedia inaccettabile che non è degna di un Paese civile. In attesa che le Forze dell’ordine facciano piena luce sulle cause del decesso, ribadiamo la necessità di adottare un piano nazionale per fermare queste stragi che non possiamo derubricare a mere fatalità. Occorre implementare i controlli ispettivi incrementando l’organico, rivedere le norme sanzionatorie e garantire un maggior coordinamento delle banche dati. E’ fondamentale, inoltre, potenziare la formazione e la cultura sulla sicurezza a cominciare dalle scuole. Attraverso la manifestazione nazionale ‘Lavorare per vivere’, l’UGL intende sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul dramma delle cosiddette ‘morti bianche’ e dire basta morti sul lavoro».

Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Giuseppe Sanzò, Segretario Regionale UGL Puglia, in merito all’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita un giovane di 30 anni ad Andria.