«Entro il 30 settembre gli andriesi avrebbero dovuto versare la prima rata della tassa sui rifiuti, ma, a tutt’oggi, le bollette non sono nemmeno arrivate. L’amministrazione Bruno, quindi, chiedeva ai cittadini di rispettare dei termini senza preoccuparsi, vergognosamente, di mettere le imprese e le famiglie nelle condizioni di farlo. Famiglie che, purtroppo, come avevamo anticipato, nonostante le false o inadeguate smentite del centrosinistra, pagheranno tasse più alte. Le incertezze non finiscono! Purtroppo». Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Nino Marmo, Luigi del Giudice e Marcello Fisfola.

«Soltanto la scorsa settimana, anche allora in colpevole ritardo, l’Amministrazione Bruno prendeva atto e determinava le agevolazioni statali relative alla Tassa Rifiuti per le utenze TARI delle imprese e delle attività commerciali. Appare, dunque, evidente che tale lentezza nell’acquisire il dato delle agevolazioni – che era conosciuto già da molto tempo – e nel trasformarlo nei benefici per le imprese, ha finito per ripercuotersi sull’avviso ai cittadini di tutti i ruoli TARI, quelli riguardanti le utenze delle famiglie e quelli più specifici per aziende, imprese e attività commerciali.

Come se ciò non bastasse, il Sindaco Bruno, probabilmente distratta dai suoi viaggi a Bologna e a Roma oppure fiaccata dalle continue lotte intestine dell’attuale maggioranza di centrosinistra, non ha rispettato il termine del 30 settembre entro il quale avrebbe dovuto approvare il Bilancio consolidato dell’Ente. Colpa grave perché l’occasione avrebbe permesso al Consiglio comunale il confronto sullo stato di salute e sui bilanci delle Società partecipate del Comune di Andria, come, ad esempio, la Multiservice, per la quale, già da tempo abbiamo chiesto una approfondita discussione.

In conclusione, a distanza di un anno dall’insediamento del Sindaco, il dato più eloquente è che l’Amministrazione Bruno può definirsi come l’Amministrazione dei ritardi e delle incertezze».