«In questi giorni, sul portale Arpa Puglia, la centralina di Via Vaccina, ad Andria, è in rosso: ossia una delle peggiori di Puglia dal punto di vista del rilevamento degli inquinanti. Questa volta ad incidere sono stati i vari incendi susseguitisi nelle ultime settimane, tra autorimesse e aree verdi». A lanciare l’allarme è l’associazione andriese ambientalista “3Place”.
L’incendio del bosco nell’agro di Andria, nelle contrade Pandolfelli-Cocevola-Abbondanza, nel quale si stimano siano andati in fumo circa 30 ettari di bosco tra il 21 e 22 giugno, sono stati registrati superamenti del PM10 nei giorni:
– 21/06 86 µg/m3
– 22/06 85 µg/m3
– 23/06 e 24/06 dati assenti su sito Arpa
– 25/06 56 µg/m3
L’incendio all’autorimessa di Via Ospedaletto, del 27 giugno alle 18: sono stati registrati superamenti del PM10 nei giorni:
– 29/06 80 µg/m3
– 30/06 65 µg/m3
Si sono verificati sforamenti anche nei giorni:
– 28/07 56 µg/m3
– 29/07 57 µg/m3
L’incendio all’autorimessa di Via Canosa ha fatto registrare dei valori prossimi a quello limite imposto da Decreto. Un ulteriore sforamento si è verificato in data 5 Agosto, pari a 55 µg/m3. Si sono registrati anche sforamenti delle PM2,5.
«Gli incendi non solo causano l’incremento delle polveri sottili, che vengono inalate da noi umani, con problemi sulla salute dimostrati attraverso studi scientifici, ma creano problemi anche sul lungo periodo, sulla nostra esistenza – scrivono dall’associazione. La perdita dei boschi, del verde, significa perdita di biodiversità, perdita di polmoni per la creazione di ossigeno, perdita di raccoglitore di CO2, perdita di protezione del suolo, meno lotta ai cambiamenti climatici, meno benessere psico-fisico per noi umani. Vi invitiamo ad una riflessione: la natura va preservata e tutelata, siamo ospiti di un pianeta che non tollera più la nostra incuria ed indifferenza. Il nostro futuro è compromesso, ce lo dice la scienza».