L’intervento dei Carabinieri questa mattina ha permesso di sventare una rapina ad un portavalori che avrebbe consegnato, ad un ufficio postale di Andria, il prezioso carico delle pensioni da distribuire. E’ da qui che è nata l’esigenza da parte dei militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, di accelerare nell’esecuzione dell’Operazione chiamata “On the road” e che ha coinvolto questa notte oltre 150 Carabinieri del Gruppo Trani e dei Comandi provinciali di Bari e Foggia con l’ausilio di elicotteri. Smantellato un gruppo dedito prevalentemente ai furti di autovetture ma anche alla ricettazione ed al riciclaggio dei pezzi di ricambio oltre che alle rapine a mano armata nei confronti degli autotrasportatori. In 15 sono finiti in carcere con un gruppo ben organizzato in modo stabile e composto da almeno sette andriesi, cinque coratini e quattro cerignolani.

Gli arrestati sono Savino Di Trani (classe 1955), Giuseppe Di Vincenzo (cl. 83), Nicola Leonetti (cl. 77), Francesco Zingaro (cl. 81), Michele Di Stefano (cl. 84), Sabino Giorgio (cl. 80), Nicola Pietrangelo (cl. 88) tutti andriesi. I cerignolani Cristofaro Marinaro (cl. 75), Nicola Perchinunno (cl. 73), Morra Gerardo (cl. 96). Sono di Corato invece Cataldo Leuci (cl. 96), Daniele Leuci (cl. 77), Marchetti Francesco (cl.88), Marchetti Giovanni (cl.99), Giovanni Varesano (cl. 95). All’interno del sodalizio criminale una chiara struttura gerarchica interna con collaudate procedure d’azione e razionale riparzione dei compiti, hanno spiegato stamane dalla Procura di Trani.

Sono stati accertati in due mesi, dalle serrate indagini delle Compagnie di Carabinieri di Barletta ed Andria, almeno 22 furti di autovetture con contestuale riciclaggio dei pezzi “tagliati” oltre ad una rapina a mano armata avvenuta il 1 aprile scorso sulla SP 231 in territorio di Bitonto dove in cinque, armati di fucile a canne mozze, avevano sequestrato un autotrasportatore prima di sottrargli l’intero carico di prodotti alimentari trasportati nel suo furgone frigo. Ma il Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti, ha voluto rimarcare come l’attività di indagine abbia messo in evidenza come i furti siano stati almeno 200 in meno di due mesi.

I modus operandi erano sempre gli stessi: squadra operativa ogni notte nel territorio della BAT per eseguire il furto di autovetture per poi trasportare nelle campagne di Andria, Barletta o Canosa, i mezzi rubati. La tecnica prevedeva anche la cosiddetta “spinta” con un altro autoveicolo. Diverse poi le squadre di “tagliatori” che entravano in azione successivamente per sezionare le auto sino all’abbandono nelle campagne delle carcasse completamente cannibalizzate. A questo punto entrava in azione la squadra di ricettatori con almeno sei depositi a Cerignola a cui venivano consegnati i pezzi in appositi furgoni generalmente all’alba di ogni giorno.

Un gruppo pericoloso visto che poteva contare su una cassa comune con ampia disponibilità di denaro, basi logistiche e nascondigli tra Andria e Corato ma anche auto veloci e furgoni oltre a targhe rubate o cessate ed armi.