Al prossimo Consiglio Comunale di mercoledì, 26 maggio 2021, sarà discussa, tra le altre, l’interrogazione, presentata, dal Consigliere Comunale, Capogruppo di Forza Italia, Avv. Donatella Fracchiolla, relativamente alle ragioni della mancata distribuzione, ad oggi, dei fondi statali stanziati per le gelate 2017 e 2018, in favore degli agricoltori.

«Per i suddetti eventi calamitosi, infatti – scrive in una nota l’avv. Fracchiolla – erano state previste delle somme, di erogazione statale, in favore delle aziende agricole maggiormente colpite, già introitate dal Comune, sin dall’epoca dell’insediamento della attuale amministrazione. Terminata l’istruttoria relativa all’esame delle domande di accesso a tali fondi, già dal mese di gennaio 2021, ad oggi, nessuno degli aventi diritto ha materialmente visto l’accredito delle somme di propria spettanza, a causa dell’inerzia e inefficienza dei nostri governanti.

In seguito alle nevicate e gelate, verificatesi dal 7 al 12 gennaio 2017 e nel periodo febbraio – marzo 2018, nonché alla Tromba d’aria verificatasi il 28 ottobre 2018, che avevano duramente colpito le imprese agricole del nostro territorio, la Regione Puglia trasmetteva, al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e Turismo (MIPAAFT), le richieste urgenti di declaratoria delle eccezionali avversità atmosferiche, secondo quanto previsto dal D.lgs 29 marzo 2004, n. 102, che disciplina l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN). Tali richieste venivano accolte, per entrambe le annualità, positivamente e la Regione Puglia vedeva così accreditarsi le risorse finanziarie disponibili per i suindicati eventi calamitosi, pari, in totale, per l’anno 2017 a oltre 2ml di Euro e per il 2018, a circa 7,5ml di Euro. Le imprese agricole, che avevano subito danni rispetto alla Produzione Lorda Vendibile (PLV) totale aziendale, vedevano riconoscersi – previa presentazione di un’apposita istanza, entro un termine stabilito – tra gli altri, il diritto alla erogazione dei contributi previsti.

Terminato l’iter burocratico per il riconoscimento delle suddette somme, con Deliberazione della Regione Puglia n. 1086 del 16 luglio 2020, si predisponeva, tra le altre, di utilizzare le somme introitate dalla Regione per l’erogazione del riparto spettante ai Comuni delle province, anche della BAT; mentre con Delibera Giunta Regionale del 30 novembre 2020, n. 1910, sono state previste ulteriori somme, pari a circa ulteriori 12ml di Euro, derivanti dall’avanzo di amministrazione, che andranno ad integrare le declaratorie di calamità suindicate.

Orbene, i soldi sono nella disponibilità delle casse del Comune da sette mesi, ma agli agricoltori ancora nulla. In un comunicato stampa del 13 gennaio 2021, l’attuale amministrazione forniva rassicurazioni sulla conclusione della fase istruttoria della procedura, finalizzata alla erogazione delle somme dovute ai richiedenti, sia per l’anno 2017 che per l’anno 2018, al netto di qualche richiesta di integrazione documentale riguardante DURC, per le quali era stato già sollecitato l’INPS e Certificati Antimafia per qualche domanda, oltre che delle verifiche con i tabulati AGEA. Trascorrono i mesi, ma tutto tace.

Così, in seguito ad una interlocuzione informale con l’amministrazione, nella persona dell’Assessore al Ramo, avvenuta nel mese di marzo, si apprende che la procedura è al medesimo punto e la situazione non è progredita, tuttavia, assicurava l’esponente politico, “massimo entro il mese di aprile, le somme sarebbero state ripartite ed erogate”. Il mese di aprile è trascorso e maggio anche, ma tali somme non sono state erogate e i poveri agricoltori attendono ancora i contributi per eventi calamitosi verificatesi rispettivamente quattro e tre anni addietro, oltre ad aver subito ulteriori danni per i successivi eventi calamitosi, verificatesi negli anni a venire.

Ci si augura – conclude il consigliere Fracchiolla – che, l’interrogazione possa servire da monito, da un lato per accelerare una procedura già lenta di sé – per i tempi relativi alla declaratoria di calamità naturale e di erogazione delle somme dallo Stato alla Regione e da questa ai comuni – ma ulteriormente incancrenita dall’inerzia e inefficienza della attuale amministrazione che, dopo sette mesi, ancora non è riuscita ad evadere le (benché numerose) domande di accesso alle somme da parte degli aventi diritto; dall’altro a sollecitare, da parte del Comune, la Regione ad erogare le ulteriori somme derivanti dall’avanzo di amministrazione, destinate ad integrare i fondi disposti per le declaratorie di calamità naturale».