Una Fidelis bella ed arcigna espugna il “Vicino” per la prima volta nella storia e batte un Gravina ancora in rodaggio con il neo tecnico De Candia e che dovrà cercare dai recuperi in programma nei prossimi quindici giorni di risalire da quell’ultimo posto in classifica.

Tutt’altro che facile l’incontro per gli uomini di Panarelli che già alla vigilia aveva messo tutti in guardia nel terzo match in una sola settimana. Ma l’assenza di Cerone e Paparusso viene compensata dalla verve di Bolognese e Monaco entrambi in campo al fianco di Manzo per un 3-5-2 visto poche volte in questa stagione ma molto quadrato e puntuale. In avanti il tandem Acosta-Scaringella. Alle assenze di Chiaradia e De Gol, il tecnico De Candia deve rinunciare, dopo soli sette minuti di gioco anche a Perez non al meglio e fermato da un problema muscolare. Daddabbo, Gjonaj e Cianci in avanti.

Tanto possesso palla Fidelis nella prima frazione di gioco e Gravina pronto alle ripartenze. Ci prova subito Manzo con un tiro di controbalzo sul fondo. Monaco, in due occasioni, prima calcia a lato e poi debolmente nel cuore dell’area di rigore tra le braccia di Vicino. E’ Chiavazzo a provare i riflessi di Petrarca direttamente su calcio di punizione poco dopo venti minuti di gioco, ma la Fidelis trova lo spunto giusto al 24’: azione costruita alla perfezione con un fraseggio stretto tra Scaringella e Bolognese con il centrocampista biancazzurro tutto solo davanti a Vicino bravo a battere l’estremo difensore di casa per il vantaggio andriese. Grande gioia per Bolognese alla sua prima marcatura in maglia Fidelis. Ma è tutto il collettivo a funzionare alla perfezione con Monaco che ci prova ancora dalla distanza ma il suo tiro è a lato. Dopo la mezz’ora arriva anche il raddoppio con un’altra azione tutta palla a terra rifinita da Scaringella per Monaco bravo da posizione leggermente defilata ad incrociare alla perfezione il tiro che batte Vicino. Il Gravina è stordito e la reazione arriva solo nel finale di tempo con due conclusioni di Gjonaj prima su punizione e poi con una palla bloccata a terra da Petrarca.

Non cambiano uomini ma cambia l’approccio nella ripresa con De Candia che chiede una reazione d’orgoglio ai suoi. Ci prova subito, dopo neanche tre giri di lancette, Gilli di testa in un’azione contesa in area ma Petrarca respinge tutto. Poi la Fidelis sposta il suo gioco soprattutto a sinistra con Avantaggiato che ci prova due volte prima con un tiro bloccato da Vicino e poi con una conclusione finita sul fondo. Si fa male anche Bisconti per i padroni di casa ma ci prova ancora l’esterno d’attacco numero 7 della Fidelis da sinistra con una conclusione che Vicino para. Tanti i cambi per entrambe le squadre con Prinari in campo per il tecnico Panarelli e l’ultimo arrivato De Leonardis in avanti per De Candia. Cambia poco la sostanza con Prinari che ci prova subito su calcio di punizione centrale dal limite ma la sua conclusione è potente ma alta. La Fidelis controlla mentre il Gravina nel finale prova a metter il cuore oltre l’ostacolo con De Feo che calcia dal limite ma è decisivo l’intervento di Venturini in corner. Da poco superato il 40’ è Gjonaj a provarci con un tiro a giro che finisce di poco alto. Tiro centrale di Toskic che blocca Petrarca con sicurezza ma è la Fidelis ad avere l’occasione giusta per il tris: è Prinari a ritrovarsi da solo contro Chiavazzo saltato con un paio di finte ma a tu per tu con Vicino il tiro dell’attaccante andriese finisce altissimo. E’ la parola fine sul match: dieci punti in quattro gare per la Fidelis di Panarelli che sale in classifica ed approfitta di alcuni stop ed ora sarà in poltrona ad attendere i recuperi di queste due settimane.

Al rientro, il 2 maggio, al Degli Ulivi ci sarà il Taranto. Per il Gravina, invece, spunti interessanti e punti essenziali da conquistare già a partire da mercoledì quando al “Vicino” sarà di scena l’Aversa.