Si è tornati in aula oggi, in Corte d’Assise nel Tribunale di Trani, per il processo contro Celestino Troia, il 50enne accusato di aver ucciso, il 12 settembre 2019, il 28enne Giovanni Di Vito, al termine di una lite per una mancata precedenza ad Andria. Il 50enne andriese è accusato di omicidio aggravato da futili ed abietti motivi ed il processo si sta svolgendo con rito ordinario vista l’impossibilità di procedere con giudizio abbreviato per i reati punibili anche con l’ergastolo. Una vicenda su cui sarà proprio il processo a far luce in modo definitivo e che, difatto, ha visto oggi il primo vero dibattimento in aula.

Ascoltati due testimoni chiave come la moglie di Gianni Di Vito ed una persona presente sul luogo dove avvenne la violenta discussione per una banale lite stradale che portò poi al ferimento mortale del 28enne. Da dirimere diversi aspetti della dinamica ricostruita anche dagli inquirenti nella immediata indagine. I due infatti si sarebbero affrontati prima verbalmente rimanendo a bordo delle rispettive auto dopo una mancata precedenza all’altezza di via Puccini, successivamente ci sarebbe poi stato lo scontro fisico e l’utilizzo di un’arma bianca che ferì mortalmente al cuore Gianni Di Vito. Inutile fu anche la corsa in ospedale poiché il 28enne morì dopo poche ore. Presente in aula anche Celestino Troia che sarà però ascoltati dai giudici il 21 maggio quando ci sarà la nuova udienza del processo a Trani.