Sulla didattica in presenza in Puglia torna a parlare l’Associazione Scuola è Vita con il presidente Pietro Lamorte che lancia una provocazione a tutti i dirigenti scolastici della regione spiegando come ormai tutte le scuole siano uguali e cioè sostanzialmente tutte chiuse. Lamorte chiede banalmente che «tutte le scuole riaprano a tutti perchè, dopo un anno di “maltrattamento scolastico”, difatto tutti gli alunni sono ormai ragazzi che hanno dei Bisogni Educativi Speciali». Il perchè della provocazione è spiegato nella lettera allegata.

«Oggi siamo tutti B.E.S.:
– Considerato quanto disposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri con DPCM del 02.03.2021, articolo 43, con riferimento alla frequenza delle scuole dell’infanzia, e di tutte le scuole di ogni ordine e grado ovvero che per le Istituzioni Scolastiche “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali” anche nelle cosiddette zone rosse.

– Con Nota Operativa 662 del 12 marzo 2021, il Ministero dell’Istruzione ha fornito precise indicazioni circa l’attività in presenza delle alunne e degli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità, ricordando che: “laddove per il singolo caso ricorrano le condizioni tracciate nel citato articolo 43 le stesse istituzioni scolastiche non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti in parola, ma al fine di rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola”;

– visto che tra le categorie di alunni con B.E.S. identificate dal Miur con Direttiva del 27 dicembre 2012 – alunni con disabilità, per il riconoscimento dei quali è richiesta la presentazione di un’apposita certificazione; alunni con disturbi evolutivi specifici tra i quali: Disturbi Specifici dell’Apprendimento (per i quali è necessario presentare una diagnosi di DSA), deficit di linguaggio, deficit non verbali, deficit motorio, deficit di attenzione e iperattività (ADHD); alunni con svantaggio sociale, culturale e linguistico – solo nei casi di disabilità o di DSA sono richieste diagnosi e certificazioni mentre per tutti gli altri casi sono gli stessi insegnanti ad identificare, sulla base di analisi didattiche e pedagogiche, eventuali bisogni educativi speciali;
– dopo un anno di DaD, il Disagio a Distanza ha provocato in tutti gli alunni un evidente bisogno educativo speciale;

SI CHIEDE

che tutti gli alunni di codesto Istituto siano ammessi a seguire le lezioni in presenza o, in subordine, di provvedere con urgenza alle analisi individuali didattiche e pedagogiche previste dal MiuR».