La Puglia della ristorazione si unisce all’appello dell’Associazione Ristoratori Centro Storico di Roma (ARCS), che in una nota ha denunciato le problematiche causate dalle chiusure a singhiozzo e senza programmazione per via dell’emergenza Covid-19.

La richiesta che arriva dalla Puglia è quella di un tavolo di confronto con Governo e istituzioni per salvaguardare la ristorazione – ormai diventata una vera e propria impresa, con tutti i costi di gestione annessi – che rappresenta un PIL importante per l’Italia.

A parlarne è Pietro Zito, chef del ristorante “Antichi Sapori” di Montegrosso. «È necessario capire le perdite effettive del 2019 e del 2020 – ha sottolineato – mentre i costi fissi sono andati avanti. Capendo la differenza di fatturato tra i due anni, si potrà calcolare il giusto intervento dei Ristori. È necessario, in questa fase, il blocco delle cartelle esattoriali, i pagamenti vanno rimandati, i fitti dovrebbero andare in totale credito d’imposta e si dovrebbero annullare le tasse sui rifiuti, perché non abbiamo lavorato e siamo stati chiusi. Il Comune di Andria – ha concluso – ci ha fatto pagare per un anno intero. Ci vorrebbe una maggiore sensibilità verso un settore in crisi e un’attenzione verso i dipendenti».