I lavori sulla SP2 nel tratto compreso tra Andria e Montegrosso proseguono piuttosto spediti ma, di pari passo, aumentano anche i disagi nella viabilità alternativa predisposta dalla Provincia BAT per permettere la chiusura completa dell’arteria stradale. In realtà si sono già accumulati due anni di ritardo rispetto al previsto viaggio inaugurale che, da cronoprogramma, sarebbe dovuto esser a gennaio del 2019. Un ritardo che sarebbe potuto esser anche ragionevole se ci fossero state delle valide alternative viarie percorribili. Invece questo non è naturalmente accaduto. Accanto all’importante progetto di ammodernamento della SP2 in quel tratto, un progetto da 28 milioni di euro, non è corrisposto un altrettanto importante progetto di sistemazione della viabilità necessaria in questi mesi, che si spera non diventino anni, di attesa della nuova arteria.

La piccola e stretta Strada Provinciale 43, una via rurale molto bella da percorrere per godersi un panorama immerso tra gli ulivi ed i campi coltivati a vigna, è diventata l’unica strada realmente percorribile per transitare da Andria e giungere a Canosa. Una stretta via in cui passano camion ed autobus oltre che tutto il traffico veicolare. Una stretta via che dopo una minima manutenzione effettuata a seguito di altre proteste qualche mese fa, ha ricominciato a presentare tutte le criticità più volte denunciate. Buche, strettoie, fango in strada quando piove ed una pericolosità che raggiunge livelli molto elevati soprattutto di sera. Ma il problema si ripresenta ancor più grave se ci si imbatte nella strada cosiddetta per Petrone, una strada di gestione comunale che definire strada è un eufemismo. Le immagini parlano molto più che le parole.

Sono queste due delle alternative più utilizzate ed indicate anche nelle varie deviazioni previste  dunque sono arterie stradali che andavano senza dubbio sistemate e rese all’altezza del traffico veicolare che si è spostato dalla carreggiata principale. Certo non sono questi gli unici problemi visto che si sta cercando di trovare delle soluzioni accettabili per non tagliare completamente fuori la borgata di Montegrosso dalla viabilità principale a causa di un progetto di ammodernamento della SP2 apparso lacunoso sin dall’inizio dei lavori su questo aspetto. Domani ci sarà la presentazione delle due ipotesi di soluzione studiate dalla Provincia BAT, ma una domanda è lecito porsela: ma quando si è pensato al grande progetto di ammodernamento, perché non si era già pensato alla necessità di mettere in sicurezza i percorsi alternativi che inevitabilmente sarebbero stati utilizzati per raggiungere Andria e Canosa? Abbiamo già perso il conto degli incidenti e dei disagi provocati ed il paradosso resta intatto: lavori per la sicurezza stradale che al momento rendono le strade decisamente più insicure di prima. L’auspicio è sempre lo stesso: si acceleri il più possibile nella realizzazione di questa opera per provare a limare al minimo i ritardi accumulati e per rendere fruibile nuovamente ed in sicurezza una strada che è essenziale per il traffico veicolare e pesante. Nel frattempo la SP43 e la Strada per Petrone vanno immediatamente messe in sicurezza.