«Le tragiche vicende del Pronto Soccorso di Andria testimoniano l’insufficienza della risposta del Direttore Generale della ASL Bt alle nostre osservazioni. Nessuno intende fare sterile polemica, ma non si può continuare ad ignorare le condizioni di lavoro massacrante, a volte davvero ìmprobo, di pochi medici, infermieri e Oss; o le snervanti attese dei pazienti, spesso abbandonati per ore al loro infausto destino. Lo spettacolo, se così si può dire, è straziante, ma nessuno si muove. Abbiamo ritenuto doveroso proseguire con lo stesso impegno profuso da consigliere regionale, per una sanità in favore dei cittadini». Ad affermarlo in una nota è il consigliere comunale Nino Marmo.

«Continueremo ancora ad essere in prima linea a favore di tutti gli operatori della sanità, che cercano di svolgere il proprio dovere tra enormi difficoltà, e vicino a tutti quei pazienti che non riescono a ricevere la giusta e decorosa assistenza a causa di tali carenze. Per questo abbiamo scritto al Presidente Emiliano e al dottor Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute della Regione, per segnalare le carenze di organico del PS di Andria che viene preso dassalto per ricoveri da ogni parte della provincia e anche oltre. Si immagini che operano ad Andria anche alcuni reparti dell’ospedale di Barletta, occupando le esigue disponibilità di posti letti, e ancora oggi c’è chi si rifiuta di aprire e far funzionare le sale operatorie di Barletta, finendo per sovraccaricare Andria. Non si tratta di campanilismo! Qui manca la visione complessiva della sanità; manca la solidarietà e il coordinamento tra presìdi! Ormai non ci aspettiamo più alcuna risposta di circostanza che elenchi le tante cose fatte che, detto per inciso, non sono un favore, ma un dovere. Ecco: le risposte che chiediamo noi, e che i cittadini giustamente pretendono, devono essere costituite non più da annunci, ma solo e solamente dai fatti risolti. Ora basta».