«La pandemia sta mettendo a dura provo la tenuta del tessuto economico, imprenditoriale e commerciale della nostra città. Sono parecchie le attività messe a dura prova o alla chiusura giornaliera anticipata con gravi ricadute economiche e occupazionali. Cittadini ed esercenti ci segnalano la disparità di trattamento venutasi a determinare tra le attività di somministrazione di bevande ed alimenti, obbligate a chiudere alle 18, e i tanti distributori automatici presenti in città che, potendo eludere le disposizioni del Governo nazionale, proseguono con la vendita di bevande, soprattutto alcoliche, in favore di clienti, quasi sempre giovanissimi». Scrivono così, in una nota, i consiglieri comunali Nino Marmo, Luigi Del Giudice, e Marcello Fisfola.

«Ci chiediamo quindi se sia normale che alcune attività possano somministrare bevande alcoliche, oltre l’orario imposto a bar e ristoranti, a discapito proprio di quanti, costretti alla chiusura, avrebbero di sicuro la possibilità e la professionalità per lavorare nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza igienico sanitario.

Poiché riteniamo tale situazione spiacevole e profondamente ingiusta, auspichiamo un intervento del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale affinché tutti gli esercenti abbiano le stesse opportunità di crescita e di sviluppo».