I ritardi nella distribuzione del vaccino antinfluenzale in Puglia finiscono al centro di un’inchiesta della Procura di Bari, che intende verificare se l’azienda farmaceutica Sanofi abbia rispettato i termini del contratto da 8,3 milioni di euro siglato con la Regione e se il mancato rispetto dei tempi di consegna abbia provocato danni alla popolazione.

Nelle scorse settimane medici di famiglia e farmacisti avevano denunciato a più riprese la scarsa reperibilità del vaccino a fronte di una domanda quanto mai elevata rispetto agli anni precedenti. E a fine novembre il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, aveva addirittura invitato la società Innovapuglia quale soggetto organizzatore della gara d’acquisto ad intraprendere azioni legali contro la Sanofi per i ritardi nella consegna del milione e mezzo di vaccini aggiudicati.

Nei giorni scorsi, senza che la Regione abbia poi formalizzato alcuna denuncia, i carabinieri del Nas sono intervenuti nella sede di Innovapuglia per acquisire la documentazione relativa alla Sanofi e le missive di diffida dal perseverare nei ritardi inviate al colosso farmaceutico francese. L’attività investigativa è nata su impulso della Procura di Bari ed è coordinata dal pool specializzato in reati contro la pubblica amministrazione.