«È delle ultime ore la notizia della stretta di mano a livello regionale tra il centro-sinistra di Michele Emiliano e il M5S, con i grillini che ricevono subito la vicepresidenza del Consiglio Regionale in quota maggioranza, ottenuta da Cristian Casili, in attesa dell’assessorato al Welfare, unico non ancora assegnato, che con ogni probabilità andrà a Rosa Barone». E’ quanto si legge in una nota del coordinamento cittadino di Gioventù Nazionale Andria, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, che poi in merito aggiunge:

«La scelta del gruppo consigliare regionale del M5S (ad eccezione, a quanto fin ora dichiarato, della candidata presidente Laricchia che accusa di tradimento) di entrate a far parte della nuova giunta regionale assieme al centro-sinistra rappresenta l’emblema, l’apice, il culmine del trasformismo politico.

È manifestazione plastica della parabola discendente del Movimento 5 Stelle che, dopo l’impopolare governo giallo-rosso e i tentativi di instaurare sodalizi a livello regionale come in Umbria e Liguria, instaura una nuova alleanza territoriale irriguardosa del mandato popolare.

Improvvisamente alle spalle anni di -almeno apparente- aspra opposizione alle scellerate politiche regionali del csx. Alle spalle le invettive, i ‘Mai con Emilano’, urlati ad alta voce sino al voto del 20-21 settembre, volti a rassicurare, un po’ come fatto a livello nazionale col Partito Democratico, un elettorato già in impetuosa diminuzione. I pentastellati cedono alle lusinghe del Palazzo e accettano le proposte del supermarket messo in campo da Emiliano nel periodo pre e post elezioni.

La consigliera regionale andriese, nonché capogruppo 5s Grazia Di Bari, con il suo iniziale silenzio-assenso, si è resa complice e principale artefice di tali accordi, ufficializzando la sua posizione solo nel momento d’insediamento della nuova assise regionale.

Una pagina triste della politica italiana, l’ennesimo tradimento elettorale. Un pessimo esempio per quelle giovani generazioni che credono ancora in essa e ne sognano una illuminata da valori e ideali come la coerenza e il rispetto. Ai posteri l’ardua sentenza».