L’aggravarsi della situazione emergenziale derivante dalla pandemia da Convid-19, ad Andria, impone scelte che siano soprattutto parametrate ad un contesto territoriale in fortissimo stato di tensione sociale ma anche di enorme difficoltà economica ed esistenziale. Ne è convinto il Presidente dell’Associazione di Volontariato “Io Ci Sono!”, Savino Montaruli, già componente eletto della prima, terza e quarta Consulta comunale.

Il Presidente Montaruli, vittima di una forma molto virulenta di Covid ma in fase di guarigione, ha dichiarato: «Questo è un territorio che ha certificato ormai da anni un tasso di disoccupazione che ha più volte superato il 56% ed è un dato drammatico che fotografa una situazione che, da un lato racconta di una condizione di reale disagio occupazionale quindi economico; dall’altro una condizione di lavoro sommerso che spesso arriva anche a superare percentuali del 60-70% di quel tasso di disoccupazione ufficiale che quindi veritiero non è. Al di la di tutto resta il fatto che oggi nella città di Andria esiste quella ampia fascia di lavoro sommerso che, in questo momento, non ha di che sopravvivere e spesso non è neppure destinataria di sostegni pubblici sociali. Tra quelle fasce di fragilità economica e sociale ci sono molti giovani che, seppur in quella condizione di precarietà, utilizzava il lavoro onesto per far fronte alle proprie esigenze personali e  familiari. Questo mondo oggi è in profonda crisi ed a questo mondo in chiaroscuro si aggiunge quello di chi un lavoro lo ha ma gli viene di fatto impedito di esercitarlo, di fare reddito e di avere bacini di utenza ormai in dissolvimento. Commercianti, pubblici esercenti, artigiani e tutto l’indotto che ruota attorno alle attività d’impresa completamente bloccate ma impegnate a pieno a far fronte alle incombenze economiche, tributarie, fiscali e altri oneri aziendali che non sono mai state fermati.

L’invito quindi è quello di attivare immediatamente la Rete di Protezione Sociale che diventa ruolo primario delle Istituzioni che, altrimenti, spesso si mostrano inermi a fare da spettatrici addirittura passive rispetto a numeri allarmanti che vanno non solo analizzati ma che devono significare la presa di coscienza che è necessario strutturare la Casa Comunale come un vero e proprio Punto di Emergenza Socio-Assistenziale per chi ha bisogno. Un sistema che ha ben funzionato nella prima fase emergenziale, a marzo, quando il cuore grande degli andriesi, delle Associazioni di Volontariato ed una buona organizzazione amministrativa e burocratica comunale con adeguati fondi economici all’uopo destinati, hanno consentito di far fronte a tali emergenze socio-economiche. Questo significa altresì mettere in circolo risorse economiche immediatamente disponibili che diano anche quel respiro di fiducia alle Imprese il cui futuro ormai non solo è incerto ma addirittura compromesso.

Chiedo espressamente alla Sindaca Giovanna Bruno ed all’intero consiglio comunale di accelerare il processo di rinnovo delle quattro Consulte in modo da rappresentare lo strumento statutariamente riconosciuto per un Tavolo Permanente Operativo da istituirsi proprio nella Casa comunale che sia anche un segnale fisico per creare quella Rete di compartecipazione cui la neo sindaca di Andria è impegnata a tessere con meticolosità, abnegazione e convinzione», ha concluso Savino Montaruli di “Io Ci Sono!”.