Gli ultimi video in ordine di tempo sono stati quelli di ieri mattina relativi all’affollamento di studenti tranesi dell’ITIS di Andria alla fermata del bus STP all’uscita di scuola e che gli avrebbe dovuti riportare a casa. Ma negli occhi ci sono anche gli altri video giunti il giorno prima dalla Piazza della Stazione di Andria dove c’è stato l’intervento delle forze dell’ordine per provare a portare un po’ d’ordine alla salita dei bus sostitutivi di Ferrotramviaria. Insomma una situazione di grande disagio che, comunque, ha una matrice nazionale ancor più in questo periodo di pandemia globale. I trasporti pubblici sono in grande sofferenza e la richiesta arrivata da più parti è quella di intervenire in maniera organica per trovare soluzioni rapide ed evitare che in questi assembramenti si possa verificare una nuova catena di contagi. In Provincia di Lecce, per esempio, sono stati definiti tratte e collegamenti aggiuntivi con pullman necessari per il trasporto in sicurezza degli studenti sul territorio provinciale. Si tratta di ben 70 “corse” che comporteranno una percorrenza aggiuntiva, nei 200 giorni dell’anno scolastico, di circa 200.000 chilometri.

Richiesta di intervento urgente è stata inoltrata alla Regione Puglia anche da Anci, la sezione regionale dell’associazione che raggruppa tutti i comuni. In una nota inviata al presidente della Regione, Michele Emiliano, il presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, dopo il Dpcm del 13 ottobre giudica “necessario intervenire immediatamente con adeguati provvedimenti”, esprimendo “la piena disponibilità” ad “affrontare la questione in un incontro urgente”. “In questa fase di crescita del contagio – argomenta Vitto – l’affollamento degli studenti sugli autobus è un fattore ad alto rischio, non gestibile con il solo utilizzo dei dispositivi personali di protezione come la mascherine. Questo anche al fine di rispondere in modo adeguato, da parte della Regione, alla esigenza di mobilità proveniente dalla popolazione studentesca pugliese, garantendo l’efficienza e la sicurezza del servizio, attraverso una modulazione dello stesso, in modo da evitare pericolosi sovraffollamenti. Anci Puglia già lo scorso 26 settembre aveva scritto a Regione, Citta Metropolitana e Province pugliesi, segnalando gli assembramenti sugli autobus del trasporto scolastico”.