Incertezza, confusione ed un po’ di smarrimento. Sono le sensazioni nel mondo della scuola, anche andriese, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni dopo sette mesi di assenza in presenza degli studenti e dei docenti. Nell’epoca del Covid-19, dei numerosi protocolli di sicurezza, degli adeguamenti strutturali, quello che più avrebbe dovuto caratterizzare questo periodo era proprio la chiarezza e la tempestività degli interventi. Usando però un gergo scolastico, al momento, sono quasi tutti rimandati, tranne chi si sta barcamenando per cercare di far partire questa annata scolastica tra mille difficoltà e cioè i dirigenti scolastici.

Partiamo dal Ministero della Scuola: al momento di certo c’è un protocollo di sicurezza da tenere per quel che riguarda eventuali casi di positività, un protocollo che vede comunque sia nei genitori (sentinelle attente delle condizioni fisiche dei propri figli) che nel Dipartimento di Prevenzione delle ASL, i due attori principali per scongiurare il propagarsi di eventuali contagi. Di incerto c’è chiaramente l’applicazione di questo protocollo ma soprattutto il cosidetto “Organico Covid” e cioè un’equipe composta da nuovi docenti e nuovo personale ATA che dovrebbe permettere una migliore gestione dell’attività scolastica eventualmente anche per i doppi turni. Al momento di questo organico, annunciato dal Ministero, non vi è traccia per le scuole.

Veniamo nello specifico ad Andria e continuiamo a comprendere i rimandati: tra questi senza dubbio l’ente comunale che ha accertato in entrata 670mila euro per interventi di edilizia scolastica leggera per adeguare gli istituti di propria competenza, ma ad ora vi è solo l’incarico ad un progettista per redigere gli interventi da effettuare in 13 plessi dopo un sopralluogo effettuato a luglio. Tempo per presentare i progetti il 15 ottobre mentre entro fine anno bisognerà rendicontare al Ministero gli interventi. Dunque scuola al via il 24 settembre ma interventi, completi, che non arriveranno prima di fine anno. Un pasticcio che rischia di creare difficoltà ad alcuni istituti scolastici che hanno necessità di interventi rapidi per permettere gli sdoppiamenti delle aule, nuovi spazi didattici o banalmente la sostituzione degli infissi per consentire una maggiore areazione dei locali.

Al momento sono almeno tre gli istituti comunali cittadini che stanno cercando di limare le difficoltà organizzative per far rispettare al meglio i protocolli di sicurezza. Le problematiche riguardano essenzialmente il numero di studenti rispetto alle aule presenti con la possibilità di effettuare doppi turni al mattino ed al pomeriggio se, naturalmente, il Ministero individuerà in tempo gli organici Covid. Se non dovessero esserci queste nomine il grande rischio è di arrivare all’inizio della scuola con la possibilità di dover sdoppiare le classi che andrebbero in presenza a giorni alterni con un gravissimo nocumento per la formazione e la socialità degli studenti. L’eventuale riduzione del tempo scuola è un’opzione ancora non scongiurata al momento anche ad Andria ma resta uno spauracchio che in tanti sperano di poter evitare.

Nota di merito, invece, all’ente comunale per aver già approntato tutto e messo a disposizione delle scuole andriesi le somme per l’acquisto dei libri di testo. Un problema questo che negli ultimi tre anni ha creato non pochi grattacapi ai dirigenti scolastici, alle famiglie ed agli studenti. La parola d’ordine comunque al momento resta “incertezza” in un momento in cui ci sarebbero dovute esser invece solo certezze dopo sette mesi.