Il Gup del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, ha condannato (al termine del processo di primo grado con il rito abbreviato) un 22enne di Andria a 9 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata su minori.

Secondo l’accusa, il giovane avrebbe costretto alcuni minorenni ad assistere e compiere atti sessuali nella sua abitazione, dopo averli adescati in genere con video inviati su whatsapp pretendendo – spiega la Procura – con toni minacciosi e intimidatori che i ragazzini gli inviassero video e immagini e analoghe.

Tra il 2016 e il 2019, avrebbe adescato numerosi bambini che giocavano nella villa comunale di Andria, spesso “con l’escamotage di una bicicletta Bmx”. Tra le vittime accertate un bambino di 8 anni e uno di 13, che facevano parte della stessa comitiva.

Il 22enne è stato condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da quelli che riguardano la tutela e la curatela di sostegno, dagli incarichi nelle scuole o in strutture che si occupano essenzialmente di minori, e al termine dell’esecuzione della condanna per lui è prevista l’applicazione delle misure di sicurezza, con il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori o dallo svolgere lavori che prevedano il contatto con questi.