Gli esami non finiscono mai. Una regola che non fa eccezione neanche in tempo di pandemia. E così, dopo oltre tre mesi di lezioni a distanza, causa emergenza Covid, gli studenti (almeno quelli delle classi quinte), questa mattina sono tornati in aula per sostenere la Maturità 2020.

Chiaramente più di qualcosa è cambiato rispetto agli anni scorsi. Tutti ammessi, massimo cinque candidati al giorno e addio alla tradizionale busta con le tracce del Ministero: la prova è solo orale, con l’ausilio di dispositivi tecnologici. Un colloquio di massimo 60 minuti di fronte ad una commissione composta da soli docenti interni, ad eccezione del presidente.

Massima attenzione alle misure di sicurezza: controllo della temperatura all’ingresso, banchi distanziati, entra in aula un candidato per volta (con al massimo un accompagnatore), mascherine per professori e studenti (da togliere solo durante l’esposizione) e dispenser di igienizzanti nei corridoi. Le nuove regole di un esame certamente diverso da quello che ci si aspettava, ma che i ragazzi hanno affrontato con Maturità.

Nessuna novità sul voto finale, compreso sempre tra un minimo di 60 ad un massimo di 100. Si potrà ottenere anche la lode ma, per il momento, meglio evitare di festeggiarla con baci e abbracci.

Il servizio.