Lunedì l’ultima campanella di questo indimenticabile anno scolastico. Condividiamo il messaggio di fine anno che il Dirigente Scolastico dell’Istituto “Lotti-Umberto I”, Pasquale Annese, ha voluto indirizzare alle alunne e agli alunni:

«Cari ragazzi,

a notte fonda, al termine di un’altra estenuante giornata lavorativa, trascorsa per portare a compimento le numerose attività di fine anno (Esami di stato compresi), sono a ricongiungermi a voi, per non farvi mancare un saluto finale, non a caso nell’ultimo giorno di scuola. Un commiato non semplice, ma ricco di significati, per quello che l’anno scolastico in corso ha rappresentato per tutti voi, per tutti noi. Ma anche un arrivederci al prossimo, carichi di speranza per un futuro che va costruito facendo tesoro dell’esperienza che abbiamo accumulato in questi lunghi mesi. Mesi di rinunce e privazioni che ci hanno reso a tratti più forti, a tratti più deboli, ma sicuramente più maturi nell’affrontare l’enorme sfida che ci attende nei prossimi mesi.

Un pensiero particolare va ai ragazzi di quinta che si apprestano ad affrontare gli Esami di stato, e che vorrei rassicurare sull’esito degli stessi. Starete con gli stessi docenti che vi hanno accompagnato in questi lunghi anni e avrete così la fortuna di concludere con loro questo meraviglioso percorso che vi ha visti arrivare ragazzini in erba, anche capricciosi e a tratti turbolenti, e consegnarvi alla società civile adulti e maturi. “Teppistelli irrequieti”, come si è amabilmente autodefinita una vostra compagna nel ringraziare tutta la comunità scolastica del LOTTI-UMBERTO I per averle offerto ‘la più bella scuola del mondo’!

A noi solo il merito di aver visto lontano ed avervi saputo aspettare, con fermezza e tanta pazienza. Come dovrebbe fare un educatore, prima che un insegnante.

E se pensate di essere stati sfortunati rispetto ad altri vostri coetanei che vi hanno preceduto, vi sbagliate. Un pranzo dei 100 giorni mancato, non vale un’esperienza umana che, se letta nella sua profonda drammaticità, vi regalerà una visione meno effimera e più legata ai valori veri della vita, anche i più semplici, i più banali, che non potrete più considerare scontati o superflui. Un’esperienza umana che, se letta con la dovuta sensibilità e intelligenza, vi restituirà una dimensione del vivere e dell’essere di cui vi porterete dietro gli effetti per sempre. Specie voi che avete tutta una vita davanti.

Ancora una volta la nostra comunità, in primis tutti i docenti, e poi il personale ATA, ha mostrato un’unità d’intenti, un senso di appartenenza ed una professionalità che voi per primi avete colto in questi lunghi mesi, e che i genitori all’unisono hanno riconosciuto. Non mancate di ringraziare mai abbastanza i vostri docenti che con abnegazione, tenacia e affetto vi hanno accompagnato e guidato in questo accidentato percorso. Dei loro rimproveri e delle loro carezze, negli anni, conserverete il ricordo più bello.

Sono stati mesi che son volati via come attimi, durante i quali non sono mancati anche per me momenti di scoramento, ma nei quali mai è venuta meno la fiducia di poter rivedere tempi migliori. Fiducia che voi stessi avete alimentato con la vostra presenza, sia pur da remoto, corroborata da vari messaggi che i vostri docenti mi hanno puntualmente girato, a riconoscimento, ringraziamento e conforto dell’enorme sforzo che all’unisono si stava compiendo. Che stavo compiendo.

Allora cari ragazzi, che “la strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle” per correre verso nuovi traguardi, nuove mete oggi apparentemente lontane, ma molto molto vicine.

Un sincero abbraccio. Il vostro Preside»