Nonostante il Covid-19 e le stringenti misure organizzative, la fede e la devozione per la Madonna dell’Altomare non hanno bloccato migliaia di fedeli che in modo ordinato e scrupoloso sono stati accolti a partire da questa notte nello spazio allestito all’esterno della Parrocchia andriese.

Una tradizione diversa che quest’anno non ha permesso di svolgere la processione con la statua della Madonna sulla barca che è rimasta ben ferma. Un culto antichissimo che si ripete ormai dal 1598 nella Città di Andria. Proprio in quell’anno si narra, che una bambina caduta in una cisterna, in piena campagna dove ora sorge la Chiesa dell’Altomare, venne ritrovata dopo tre giorni e varie ricerche, perfettamente asciutta ed in buona salute.

La storia tramandata nei secoli, dice che la bambina fosse stata aiutata da una donna che l’aveva sorretta al di sopra della superficie dell’acqua per tutto il tempo. All’interno del pozzo sembra esser stata realmente ritrovata proprio l’effige di quella che fu denominata Madonna dell’Altomare. Ed il culto si è tramandato per oltre quattro secoli sino ad arrivare ai giorni nostri in cui il simulacro sulla barca viene trasportato per le vie della città tra due ali di folla.

Tra le parti più suggestive ci sarebbe stata proprio l’uscita dalla Chiesa ed il percorso lunghissimo di 12 chilometri che si snoda per tutta la città. Ma oggi nulla di tutto questo con una fila ordinata e ben distanziata per permettere il rispetto attento delle norme imposte dal Covid-19. Numerose le celebrazioni che si sono susseguite con circa 500 fedeli alla volta. Misurazione della temperatura a cura dei volontari di Misericordia e Croce Rossa, igienizzazione di tutte le sedute a cura dei volontari della Parrocchia e massima attenzione anche al sacramento della comunione. Tutto organizzato nei minimi dettagli per far vivere a tutti la centenaria devozione alla Madonna dell’Altomare al tempo del Covid-19.