La paura non condiziona ma serve ad avere attenzione massima a quello che si sta facendo in un momento così delicato. E’ uno dei passaggi che ha voluto sottolineare il Dr. Luciano Lorusso, medico e direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Bonomo” di Andria, che è tornato nei giorni scorsi da Macerata dove ha prestato, nel nosocomio Covid della città per oltre due settimane, la sua opera accogliendo l’appello  straordinario del premier Giuseppe Conte per creare una task force di 300 medici da impegnare nelle zone più colpite dal virus. Partenza l’8 aprile da Ruvo, sua città natale, per prender servizio a Macerata il 10 aprile. Il 26, ultimo giorno di servizio, e tampone effettuato. Nei giorni successivi la risposta negativa.

Dal suo “si” al bando per il reclutamento di medici per questa emergenza è passato oltre un mese. Un “si” che il Dr. Lorusso, da sempre impegnato nel sociale ed in prima linea per esempio con i malati dell’Unitalsi, con i migranti giunti a Lampedusa e con i tossicodipendenti, spiega di poter confermare anche per il futuro per una esperienza che comunque ti cambia la vita.

Abbiamo ascoltato anche altri racconti di operatori sanitari tornati dall’esperienza in zone cosiddette rosse. La sensazione è che le immagini viste nei servizi delle tv nazionali sui tantissimi decessi registrati, siano ancor più profonde per chi le ha vissute direttamente.