La grave crisi del settore degli ambulanti. La grave crisi del commercio. Si è parlato di questo nel corso di uno speciale di Telesveva in cui sono intervenuti sia il Presidente di ConfCommercio Andria Claudio Sinisi che il responsabile della FIVA Confcommercio della città federiciana Michele Scarcelli. Un momento drammatico soprattutto per la categoria degli ambulanti che praticamente da inizio marzo hanno dovuto riporre in garage mezzi ed attrezzature senza poter più operare. Una situazione accuita dalla difficoltà di un settore che stava già scontando un momento non certo florido anche precedente all’emergenza da Covid-19. Un settore che in Italia ha oltre 180mila imprese che valgono il 22% di tutte le attività del commercio. Un settore che soprattutto nella BAT e nel barese ha un’incidenza importantissima sull’economia. Basti pensare che solo la Città di Andria conta circa 2000 imprese.

Distanziamento sociale, protezioni individuali, percorsi dedicati. I nuovi mercati dovranno esser decisamente differenti rispetto al passato. E’ questa l’unica soluzione per ripartire presto e non perdere altro tempo. Altro tassello fondamentale, però, non può che esser quello della sburocratizzazione che in questo momento di emergenza appare esser davvero un problema nel problema.

Secondo la FIVA bene si è fatto a far ripartire in modo sperimentale i mercati rionali a Barletta e Bisceglie. Un test di come potrà esser il futuro. Un test su come anche i cittadini dovranno adeguarsi al nuovo modo di intendere i mercati. Ma adesso servono interventi urgenti per rendere meno pesante la crisi. Confcommercio ha già formulato una sua proposta anche a livello nazionale. Stop alle tasse in una sorta di anno bianco per i tributi sia a livello locale che previdenziale.

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