Marco Di Vincenzo

«C’è un settore che più di altri subirà le conseguenze di questo periodo nefasto: il settore tessile-abbigliamento-calzaturiero. E duole, in questo caso, ricordare a noi stessi, che tra i grandi pilastri economici su cui la nostra Città si è sempre retta, oltre al settore agricolo, c’è quello delle aziende tessili che si troveranno a pagare un prezzo molto salato a causa dell’Emergenza Covid-19». Interviene così, in una nota, Obiettivo Andria.

«Lo stop forzato della produzione e della commercializzazione nel comparto moda, infatti, rischia seriamente di compromettere in maniera grave sia la stagione in corso sia quella successiva, atteso che il lavoro preparatorio si svolge con almeno 12 mesi di anticipo rispetto alla vendita finale del prodotto.

Oggi che l’intero Paese è in lockdown, si sta polverizzando il lavoro e l’impegno dei nostri imprenditori che si trovano comunque a sostenere il peso delle proprie strutture aziendali e, soprattutto, che dovranno far fronte alle perdite dovute alla mancata vendita della merce già pronta per essere immessa sul mercato nonché alla mancata o ridotta produzione relativa alle prossime stagioni, con conseguente riduzione dei fatturati per gli anni a venire.

Medesime difficoltà incontreranno, altresì, i commercianti di abbigliamento e calzature, ultimo passaggio della filiera della moda, compressi tra pagamenti da corrispondere per gli acquisiti relativi alle collezioni delle precedenti stagioni e il blocco delle vendite di prodotti che tra pochi mesi diverranno invendibili.

Riteniamo, pertanto, decisamente urgente ed indifferibile che lo Stato e la Regione Puglia pongano in atto interventi imponenti e mirati che prevedano soluzioni specifiche a tutela di tutto il comparto moda e finalizzate alla salvaguardia dei nostri imprenditori, dei posti di lavoro e, di conseguenza, che garantiscano la sopravvivenza di migliaia di famiglie».