“Una cappa di silenzio”: così l’ha definita in un post sulla sua pagina Facebook l’ex sindaco di Andria, Nicola Giorgino. Un’espressione che fotografa lo stato delle informazioni (almeno di quelle arrivate da fonti ufficiali) relative alla diffusione del Coronavirus nel territorio. E non vale solo per la città federiciana ma quantomeno per l’intero territorio della Bat.

Le notizie che arrivano sono poche, ritardatarie e molto spesso comunicate pure male da chi ha deciso di essere l’unica voce ufficiale a parlare dell’epidemia: la Regione Puglia.

Il risultato è un caos di bollettini, cifre e statistiche che confondono un po’ tutti, a partire dagli operatori dell’informazione chiamati, soprattutto in un momento delicato come questo, all’arduo compito di dipingere un quadro della situazione quanto più realistico possibile. Ma così non è facile.

Solo ieri, ad esempio, per la prima volta da quando è cominciata la conta dei numeri dell’epidemia, gli organi regionali hanno fornito un dato in linea con quello diramato dalla Protezione Civile. E nella divisione dei casi per singole province il pasticcio è ancora più grande. Facciamo un esempio: sommando tutti i bollettini arrivati dalla Regione dall’inizio dell’emergenza, i pazienti contagiati nella Bat risultavano 38. Ieri, miracolosamente, nell’ultimo comunicato ufficiale del governatore Emiliano, i pazienti positivi sono scesi a 26.

Ma che cosa c’è di peggio di dare indicazioni confuse o sbagliate? Non darle affatto! E qui, il primo premio per il “gioco del silenzio” lo vincono a pari merito la Asl Bat e le istituzioni della città di Andria: vedere alla voce Gaetano Tufariello.

Se l’azienda sanitaria ha comunicato pochissimo (in virtù di una centralizzazione regionale delle informazioni), il commissario straordinario andriese si è addirittura chiuso in un silenzio che di rumore ne sta facendo parecchio, in una città di 100.000 abitanti e che, a conti fatti, è la più colpita dal virus nella sesta provincia.

A differenza di quanto sta accadendo in alcuni comuni limitrofi, dove i sindaci, attraverso i social, stanno quasi quotidianamente cercando di fare il punto della situazione ai propri concittadini, Andria è tenuta all’oscuro di tutto. E questo, è risaputo, non fa altro che accrescere paura e confusione oltre che far proliferare le fake news. Da qui l’appello, a partire dall’ex sindaco Giorgino, verso quanti ricoprono ruoli istituzionali, a darsi da fare per il bene della comunità, facendosi sentire nelle sedi opportune. Un appello che avevamo già lanciato e condiviso da altri organi di informazione, che rivendicano un diritto sacrosanto: quello di raccontare la verità.