Il dovere di non dimenticare una tragedia italiana: quella di migliaia di compatrioti torturati e uccisi dalle truppe jugoslave di Tito alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Altri costretti ad abbandonare gli ex territori nazionali della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia. Un’ingiustizia a lungo dimenticata dalla storia, sino al 2004, quando una legge ha istituito il “Giorno del Ricordo”, che si celebra il 10 di febbraio, in memoria delle vittime delle Foibe.

E anche ad Andria sono state ricordate, questa mattina, con una corona d’alloro depositata sulla stele in pietra eretta, nel 2014, nel Parco IV Novembre. Una cerimonia accompagnata dalle autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e i ragazzi della scuola “Vaccina” che hanno intonato l’inno nazionale.

Tra gli altri Comuni della Bat che hanno reso omaggio ai martiri delle Foibe c’è anche Trinitapoli, dove il Comitato 10 Febbraio ha organizzato una serie di eventi in occasione del Giorno del Ricordo. Come il convegno ospitato nell’auditorum Dell’Assunta: un’occasione per recuperare una memoria storica a lungo offuscata.

Una delle pagine più drammatiche della storia italiana che in tanti, ancora oggi, cercano di strappare.

Ricordare è un tributo da dedicare ai tanti esuli italiani oltre che un dovere da tramandare alle giovani generazioni.

Il servizio.