«Un’autentica vigliaccata che non appartiene ai gruppi organizzati del tifo andriese». Chiude così ogni polemica prendendo le distanze dal gesto, il tifo organizzato della Fidelis Andria dopo la bomba carta esplosa nel pomeriggio di mercoledì contro l’auto del responsabile dell’area tecnica Fabio Moscelli. Un atto probabilmente intimidatorio su cui lavorano alacremente le forze di polizia. Ieri la condanna da parte della società ed i tanti attestati di solidarietà giunti a Moscelli ed alla società che aveva chiesto ai veri tifosi della Fidelis di prendere le distanze da un gesto grave e folle allo stesso tempo. E dalla Curva Nord non si è fatto attendere ieri sera un commento a quanto accaduto: «E’ un modo di fare che non ci appartiene. Le schegge impazzite ci potranno essere sempre, ma ribadiamo con forza l’estraneità dei gruppi organizzati degli ultras a quanto accaduto mercoledì. Quando abbiamo da contestare preferiamo i confronti diretti con dirigenti e calciatori».

E poi la solidarietà nei confronti di Fabio Moscelli e la consapevolezza che pur in una stagione decisamente negativa e per cui si resta molto critici, domenica la Curva Nord sarà al proprio posto per tifare i colori biancazzurri: «Esprimiamo la nostra solidarietà al direttore Fabio Moscelli, ma restiamo critici sull’andamento deludente della squadra. Nonostante tutto continueremo a tifare per la maglia del nostro cuore anche la prossima domenica nello scontro salvezza contro il Gladiator».