Gli studenti del Liceo Scientifico Nuzzi hanno incontrato questa mattina nell’auditorium della scuola Kader Diabate, il giovane attivista ivoriano da tre anni in Italia.

«Se ci fosse sul muro la scritta piena di colori – Non toccare, pericolo di morte – un uomo che non sa leggere, attratto dai colori, morirebbe perché è analfabeta». Con questa convinzione, come ha raccontato agli studenti, ha scelto di lasciare la sua terra per giungere in un Paese che gli avrebbe permesso di cambiare il mondo.

Prendendo spunto dal libro, “La pelle in cui abito”, che ha scritto a quattro mani con Giancarlo Visitilli, Kader ha dialogato con gli studenti su temi quali il terrorismo, le donne, il matrimonio e l’infibulazione in Africa, lo sfruttamento minorile, il rapporto tra leggi e tradizioni, il colonialismo e la povertà.

Un confronto vivo e intenso, che ha sicuramente lasciato un segno forte.