«Da diversi anni si attende che gli amministratori comunali deliberino in Consiglio una risposta chiara sul progetto. Un SI o un NO. Ad oggi questo colpevolmente non è ancora avvenuto, mentre la Provincia ha comunque aggiudicato la gara per la realizzazione anche a seguito di pareri tecnici favorevoli, urbanistici ed ambientali sempre del Comune di Andria». Ad affermalo è l’onorevole del M5S Giuseppe D’Ambrosio che ha pubblicato su Facebook la risposta del Ministero sulla nuova tangenziale di Andria.

«A seguito delle note prese di posizione di associazioni sull’opportunità di fare la variante o, in alternativa, di intervenire sul tracciato esistente ci fu un incontro, in verità tardivo, a marzo 2019 tra l’Assessore regionale Giannini e l’ex Sindaco di Andria Nicola Giorgino. Gli organi di informazione all’epoca riportarono, cito testualmente, che “ci sarà una fase interlocutoria tra Comune e Regione che segna fondamentalmente l’apertura di un dialogo tra i due enti per una valutazione più approfondita”, per cui in attesa di tali evoluzioni, con il consigliere regionale Grazia Di Bari e l’ex capogruppo Michele Coratella, ci eravamo messi inutilmente in paziente attesa, “sulle tracce” di tali annunciati sviluppi. Intanto noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo continuato a dialogare con le strutture dei ministeri e come dimostra il documento pubblicato, una nostra interlocuzione con la struttura tecnica che segue il CIPE, cioè chi ha finanziato con 27,5 milioni di euro la predetta opera, a partire da aprile 2019. Non avendo riscontrato novità di rilievo e non volendo fare affermazioni che sarebbero risultate “di parte” perché il nostro unico interesse è tutelare i cittadini, il loro ambiente ed anche un finanziamento importante per migliorare la viabilità della città di Andria e della Provincia intera, abbiamo chiesto ultimamente al Capo del Dipartimento per la Programmazione ed il Coordinamento della Politica Economica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di indicarci formalmente la strada che dovrebbe essere intrapresa per poter eventualmente rimodulare l’utilizzo di questi 27,5 milioni di euro. Il documento che abbiamo ricevuto, che viene pubblicato integralmente, è la risposta: il ministero ci dice che la Regione Puglia deve immediatamente avviare una richiesta di modifica del progetto affinché il ministero possa avviare tutte le procedure per la modifica del finanziamento.
Che dire, siamo riusciti ad ottenere in qualche mese quello che in tanti anni i politici locali non sono riusciti a fare. Andria ha vissuto 9 anni di silenzi e reticenze in ogni settore e lo stato in cui versa la città ne è la prova. Ora avanti, vigileremo affinché la Regione faccia la sua parte!».