La premessa è doverosa: al momento, nonostante tutte le procedure avviate, i libri di testo per le scuole primarie non sono ancora sui banchi degli alunni a circa un mese di distanza dall’avvio dell’anno scolatsico. Insomma un pasticcio in salsa andriese che si ripete ormai da un paio d’anni e che al momento sta ancora penalizzando solo ed esclusivamente i bambini e le attività didattiche. Ma ad esser penalizzati ci sono anche diversi commercianti. In particolare i cartolibrai, quelli che in passato, durante l’estate si rifornivano di libri per evitare che finissero i testi e che ci si ritrovasse a dover attendere ristampe o altro. Cartolibrai che offrono naturalmente un servizio a 360 gradi alle famiglie e che, nel nuovo corso dell’appalto per la fornitura dei libri voluto dall’ente comunale sin dallo scorso anno, sono stati più che dimezzati. Al momento, infatti, non esistono più le classiche cedole mentre vi sono gare d’appalto ed affidamenti diretti attraverso il Mercato Elettronico della Pubbliche Amministrazioni con le singole scuole ad agire secondo la propria idea ed organizzazione. Il Comune di Andria, di contro, dividerà per ogni istituto i 180mila euro previsti a bilancio per questa fornitura lasciando ad ogni scuola l’autonomia di scelta. Lo scorso anno tutto si risolse dopo proteste, riunioni e ritardi, con il pagamento dei libri entro novembre. Quest’anno è ancora tutto in alto mare. E nella generale confusione si rischia di cadere in problemi, procedure più farraginose ed una oggettiva difficoltà nelle forniture. Come nel caso della denuncia di una titolare di una cartolibreria andriese giunta al primo posto dopo una manifestazione d’interesse bandita da una scuola e ritrovatasi esclusa dalla procedura a favore di un’altra cartoleria giunta ultima in quella stessa graduatoria ma successivamente rivalutata per una scontistica maggiore presentata successivamente rispetto alla pubblicazione della graduatoria.

Un affidamento diretto da poco più di 16mila euro che, al netto dell’autonomia scolastica, non è piaciuto affatto e che ha già provocato una risposta legale da parte della cartoleria. Dalla Confcommercio di Andria, che racchiude diversi associati cartolibrai, denuncia ripresa e rilanciata soprattutto con una richiesta chiara agli enti preposti, tra cui l’amministrazione commissariale di Andria, a cui si chiede maggiore vigilanza e trasparenza per la gestione di questi fondi.

Nel frattempo, comunque, resta il rammarico per un inizio anno senza libri e soprattutto con problemi che è necessario risolvere in modo chiaro una volta per tutte per evitare che in futuro vi possano essere nuovi problemi di questo tipo.