«Qualche giorno fa è stato approvato il bilancio e i sospetti sono diventati realtà: il Comune di Andria ha un debito di circa 100 MILIONI DI EURO. E proprio non capisco cosa abbiano da esultare gli ex-consiglieri comunali di maggioranza. 100 milioni di euro per una città di 100 mila abitanti vuol dire che ogni cittadino – bambini compresi – ha un debito di 1000 euro. Una cifra scandalosa». Interviene così, in una nota, il consigliere regionale Sabino Zinni.

«Per questo motivo – si legge – lo stesso Commissario Tufariello ha garantito la copertura solo dei contratti ex-lege, alzando le mani su tutto ciò che attiene i servizi a domanda individuale: trasporti scolastici, mense, asili nido e mercati. Un debito così alto viene dalla mancata riscossione delle tasse degli ultimi anni, soprattutto quelle riguardanti il servizio rifiuti, su cui presumibilmente abbiamo perso 5 milioni di euro all’anno.

La cosa più grave è che siamo ancora costretti a dire “presumibilmente” perché un vero atto di chiarezza sulla situazione debitoria di Andria non c’è stato. In sostanza gli andriesi devono iniziare a pagare senza sapere perché. “Pagate i nostri debiti e tacete”, questo potrebbe essere lo slogan riassuntivo dei 9 anni del governo di Destra di questa città. E intanto i responsabili dello sfascio esultano».