«Dopo tre anni di sfilate situazionali e tante promesse, i fatti sono pari a zero. I morti del centro sud non contano nulla per la politica romana». L’Astip, Associazione strage treni in Puglia, che riunisce i familiari di alcune delle 23 vittime dello scontro tra treni avvenuto in Puglia, tra Andria e Corato, il 12 luglio 2016, ha manifestato ieri in piazza Montecitorio a Roma per chiedere al Governo di “cambiare le regole sulla sicurezza ferroviaria”.

«I morti del 12 luglio – scrivono i familiari dell’Astip in una nota – sono una conseguenza dell’inefficienza delle regole sulla sicurezza ferroviaria regionale, e rivolgendosi al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, non ci conforta – dicono – la sua unica risposta pervenuta, cioè che la tratta sia di competenza regionale. Voi ministri siete al Governo, fate sì che i nostri cari non siano morti invano, cambiate le regole». Al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiedono risposte dopo le promesse fatte ad aprile. «Per questo – concludono – abbiamo deciso di manifestare, di scendere in piazza. I nostri cari sono morti perché il sistema legislativo ha fallito, ma non parlarne non significa alleggerire la vostra coscienza, significa la non volontà di cambiamento. Noi siamo qui invece per chiederlo, lo chiedono anche 23 vittime».

«Ieri i il governo non ci ha ricevuti, di noi se ne infischiano. Adesso basta. Strapperemo le tessere elettorali in diretta Facebook sulla pagina Astip (Associazione strage dei treni in Puglia) che raggiunge le 240mila visualizzazioni». Così all’Adnkronos Daniela Castellano in rappresentanza dell’Astip. «Ho mandato ora un messaggio vocale all’onorevole Rossano Sasso per informarlo che siamo pronti a strappare le tessere elettorali – aggiunge Castellano – l’onorevole M5s Giuseppe D’Ambrosio, votato ad Andria sapeva che avremmo manifestato oggi e non ci ha fatto neppure una chiamata». «E poi – prosegue la lista Castellano – la senatrice M5s Angela Anna Bruna Piarulli, di Corato, non ci ha mai ricevuti e non si è interessata della questione, come del resto il ministro per il Sud Barbara Lezzi che pure lei non ci ha mai risposto per mail, mai ricevuti. Si è occupata solo delle ferrovie delle Fal di Matera, mentre di noi siamo dimenticati».