Il rischio ormai alle porte è che rapidamente il mercato ortofrutticolo di via Barletta ad Andria possa definitivamente morire. Il rischio oltre che dalle vetuste condizioni della struttura, più volte denunciate anche attraverso nostri servizi, nasce soprattutto dalla difficoltà per i fruttivendoli di accedere al mercato di via Barletta dopo l’aumento che ha triplicato le tariffe di ingresso giornaliero alla struttura. Un problema che nasce ormai da novembre scorso quando vi fu una delibera dell’allora giunta comunale guidata dall’ex Sindaco Nicola Giorgino, che decise l’aumento delle tariffe a causa della necessità di redarre e poi adottare il piano di riequilibrio pluriennale per la nota difficoltà finanziaria dell’ente.

La caduta della vecchia amministrazione ha segnato un momento inevitabile di rottura e l’arrivo del commissario prefettizio ha interrotto un dialogo aperto con le associazioni di categoria e l’ente per cercare di trovare delle soluzioni condivise che non gravassero sui fruttivendoli e di conseguenza sui grossisti presenti all’interno del mercato. A maggio, poi, circa un mese fa, l’avvio delle nuove tariffe un po’ a sorpresa in un venerdì in cui in tanti hanno pensato subito a forme di protesta. L’avvio delle nuove tariffe, in ottemperanza a quelle delibera, è nato dalla conclusione di tutti gli abbonamenti sottoscritti dai vari operatori del mercato. Un incontro il 23 maggio scoros con il commissario prefettizio che però, ad ora, non ha prodotto sostanzialmente novità.

Ed allora da oggi e sino a mercoledì, i fruttivendoli di Confesercenti e Confcommercio, hanno deciso di protestare in modo silenzioso e cioè lasciando il mercato ortofrutticolo semplicemente vuoto e con pochissime contrattazioni all’interno. Piazzale tristemente vuoto e via Barletta, generalmente piena di mezzi attorno alle 5,30 – 6 del mattino, completamente deserta e con pochissimi autocarri a transitare pieni di frutta. I fruttivendoli non chiuderanno ma si riforniranno altrove, in magazzini privati o nel mercato ortofrutticolo di Molfetta. Le associazioni di categoria chiedono molto semplicemente rapidità di decisione ed una soluzione che impatti il meno possibile sui fruttivendoli e di conseguenza su decine di posti di lavoro che ruotano attorno al Mercato Ortofrutticolo di Andria.