«Premetto che il mio non vuole essere un attacco alla persona di Nicola Giorgino, come uomo e come professionista, ma un giudizio politico non tanto lusinghiero sulla sua  sindacatura». Interviene così, in una nota, il segretario cittadino del Partito Democratico di Andria, Giovanni Vurchio.

«Caro Sindaco – si legge – mi creda sulla parola, io non ne faccio una mera questione di schieramenti politici, io amo la politica del fare e soprattutto quella del saper fare! Nella vita si possono realizzare bene tante cose, ma fare il sindaco di una città, è tutt’altro affare. Avremmo gradito tutti una città in cui sia stato possibile vivere di salute e di serenità. Oggi, Andria è letteralmente allo sbando, nel degrado più totale, come  forse  non  lo è mai stata. I cittadini pagano le tasse per servizi che non hanno, la città è sporca, scarsamente illuminata e con strade dissestate, e quel che è più grave, poco sicura.  Questi sono solamente alcuni palesi esempi di problematiche su cui mi soffermo, ma ce ne sarebbero innumerevoli altri sui cui porre l’attenzione. La situazione economica, con il dichiarato pre – dissesto finanziario, la spazzatura, il mancato sviluppo del turismo, l’ambiente insalubre, le tante opere pubbliche bloccate e non consegnate alla città, il mancato rilancio della zona industriale (P.I.P.), la mancata riorganizzazione degli uffici più importanti della macchina amministrativa,  e la politica in generale.

Si è ancora una volta dimostrato che quando la politica è debole, i risultati in termini economici e di benessere generale dei cittadini sono scarsi e ciò non ci deve stupire. La città dunque appare abbattuta e non si può certamente dare la colpa alle precedenti amministrazioni, poiché di tempo ne è passato da quando lei e la sue diverse giunte avete iniziato ad amministrare la città. Mi sembra di poter dire che il tempo concesso alla sua amministrazione è scaduto e con esso l’illusione e la speranza che tutti i cittadini andriesi avevano riposto in lei, sin dall’anno 2010 !

Sono certo che nelle sue speranze avrebbe voluto fare di più, semplicemente non c’è riuscito, sia ben chiaro non solo per colpe sue. A tale disfatta hanno contribuito altri “attori” che non starò qui a elencare, ma che i cittadini andriesi conoscono perfettamente.

I cittadini hanno piena contezza dei soggetti che hanno contribuito in modo decisivo a depauperare le risorse socio-economico di questa città e ribadisco solo per incapacità e non certamente per mala fede! A lei dunque la scelta: uscire di scena da martire, oppure ammettere di averci provato, ma di non esserci riuscito.

Per quanto riguarda il nostro ruolo, cari concittadini, non può più essere di sofferenza quotidiana, è necessario guardare avanti e non più al passato. Occorrono giovani risorse, idee innovative, intelligenze e validi professionisti di cui è di certo dotata questa città, a tutti loro il compito di farla rinascere. Le condizioni ci sono tutte!».