Circa quattro ore per la prima delle due sedute di Consiglio Comunale di fine 2018 ad Andria. Approvata, non senza polemiche e con 14 voti favorevoli, 4 astenuti e l’assenza al voto delle opposizioni, la ratifica della delibera di giunta comunale del 30 novembre scorso con una “Variazione al bilancio di previsione finanziario 2018/2020”. Proprio su questo punto il maggior numero di discussione con nuove accuse trasversali ed una maggioranza di centrodestra sempre più risicata ritrovatasi in fase di approvazione con soli 14 voti a favore e l’astensione di una importante fetta di Forza Italia tra cui il consigliere Marmo. Diverse anche le assenze, proprio tra i banchi della maggioranza.

Approvata invece all’unanimità la deliberazione relativa al “Programma Comunale degli interventi per il Diritto allo studio e per la promozione del sistema integrato di educazione e di istruzione anno 2019”. Via libera anche, con 24 voti favorevoli e 1 astenuto, ad un ordine del giorno che impegna l’Amministrazione Comunale ad “adottare tutti gli atti propedeutici tesi ad assicurare il prosieguo del servizio Informagiovani e Urp, utilizzando le risorse rivenienti dalla riduzione delle indennità degli amministratori e gettoni di presenza dei consiglieri”.

Oggi, 21 dicembre, invece, si torna in aula per esaminare gli altri argomenti all’ordine del giorno. Alcuni di questi hanno già negli scorsi consigli, creato non poco scompiglio proprio in maggioranza: tra questi c’è l’eventuale approvazione del Regolamento comunale per la istituzione di aree di sosta destinate alle operazioni di carico e scarico di merci nel centro abitato, con la realizzazione dei posti riservati ma anche il nuovo regolamento comunale di disciplina dell’occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto, annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande usualmente definiti dehors ed una modifica al Regolamento di accesso alla ZTL del centro storico. Di nuovo c’è anche la costituzione dell’associazione Distretto urbano del commercio di Andria, organismo autonomo di gestione come previsto dalla Regione Puglia.